Il Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto partecipa al progetto SEMI. Musei in Emilia-Romagna per Expo 2015 con questa mostra, visitabile fino al 10 gennaio, che illustra con pannelli, didascalie e schede ad hoc tre aspetti specifici dell’alimentazione degli etruschi: le risorse dell’ambiente, le modalità del consumo degli alimenti e gli aspetti simbolici del cibo collegati ai simposi o ai banchetti in onore dei defunti.
L’esposizione è incentrata sulle problematiche legate al consumo del cibo in epoca etrusca con particolare riguardo alla città etrusca di Marzabotto-Kainua. Icona della mostra è un bronzetto etrusco raffigurante il dio del vino Fufluns, una statuetta rinvenuta nell’ottocento vicino a Sasso Marconi e poi entrata nelle Collezioni del Museo Nazionale di Firenze, che è tornata nella sua terra d’origine grazie al prestito concesso dalla Soprintendenza Archeologia della Toscana.
La mostra è articolata in tre sezioni.
Quella dedicata alle risorse ambientali illustra il paesaggio vegetale e il repertorio faunistico nell’età del ferro passando in rassegna una serie di reperti faunistici rinvenuti nel corso degli scavi affiancati dai risultati di più recenti analisi paleobotaniche. L’interazione tra i risultati di vecchi e nuovi studi consente di tracciare un quadro più completo e circostanziato dell’habitat e delle risorse dell’antica città etrusca di Marzabotto-Kainua.
La seconda sezione tratta il modo di consumare il cibo esponendo gli utensili e le stoviglie usati quotidianamente per mangiare. Il percorso che si snoda tra le varie sale del museo evidenzia l’uso dei diversi recipienti fittili di produzione locale, di forma sia chiusa che aperta, che servivano per contenere o consumare alimenti liquidi e solidi. Alcune anfore commerciali e una macina per il grano consentono di approfondire i temi dei prodotti d’importazione e della lavorazione delle materie prime mentre la presenza di pozzi e bacili introduce il tema delle modalità di sfruttamento delle risorse idriche.
Il cuore della terza sezione è situato nella IV sala del museo dove sono esposte le due sepolture di V secolo a.C. rinvenute nel 1969 a Sasso Marconi. Dotate di pannelli informativi che illustrano gli aspetti simbolici che compongono la complessa ideologia del banchetto dell’aldilà, le due tombe hanno restituito corredi forniti di tutti gli elementi più significativi del servizio da vino, dalla ceramica attica ai grandi recipienti ed utensili in bronzo tra cui spicca, per eccezionale stato di conservazione, un capiente stamnos in bronzo, un recipiente utilizzato per miscelare l’acqua e il vino da consumare durante il banchetto.
L’itinerario tematico che si snoda in tutte le quattro sale del museo pone l’accento sui vasi attici che afferiscono all’ideologia del simposio corredati da didascalie e pannelli che spiegano gli usi specifici delle diverse forme di vasi greci rinvenuti nelle necropoli di Marzabotto. Nella II sala questo itinerario si apre sulle problematiche simboliche del vino dedicando una vetrina all’immagine di Dioniso, il dio del vino, quale appare sulla ceramica attica restituita dagli scavi di Marzabotto. L’interesse si concentra in particolare su una statuetta in bronzo raffigurante il Dionysos etrusco (Fufluns), nudo e con in mano il kantharos, il tipico bicchiere da vino che lo contraddistingue come divinità. La mostra si conclude illustrando i vari aspetti del cibo e dell’alimentazione nel mondo etrusco con una serie di pannelli didattici tratti dalla pubblicazione “Tutti a tavola”, curata dai Servizi Educativi della Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna. Info: http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/Marz_cibo2015.htm

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