“Il trucco c’è, ma non si vede”. È con questo aforisma che potremmo riassumere l’opera dello ‘scrittore fantasma’, così diffusa nel mondo editoriale di lingua anglosassone, ma poco sfruttata nel nostro Paese, se non quando si tratta di far pubblicare i VIP dello spettacolo o dello sport. Per approfondire meglio il tipo di lavoro svolto da questo particolare operatore editoriale, ho intervistato Susanna De Ciechi, ghost writer milanese con alle spalle un’esperienza di oltre vent’anni come giornalista freelance e nel campo della comunicazione. In qualità di ghost writer ha all’attivo autobiografie, memoir, romanzi e messaggi nella bottiglia destinati a essere recapitati a persone speciali. È uscito da poco il suo ultimo libro, La regola dell’eccesso, un romanzo autobiografico di cui è co-autore Renato Tormenta.

Così scrive Marina Lenti, avvocato specializzato nell’ambito dell’editoria che nella bella intervista pubblicata sul suo blog Editoria e Legge, mi ha consentito di dire la mia anche su aspetti del lavoro di ghost writer di cui quasi mai ho l’occasione di parlare. – Leggi l’intervista integrale qui http://bit.ly/1hUdGdr

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