Post BianchiniBookcity ha spento i riflettori e allo stesso tempo termina la promozione de  La regola dell’eccesso. Ancora oggi, 26 ottobre, il libro mantiene la seconda posizione nella classifica di genere di Amazon, dove si è stabilito in permanenza durante tutto il periodo del festival. Negli stessi giorni ho avuto numerose manifestazioni di apprezzamento da parte di lettori entusiasti, cui la storia ispirata alle vicende tratte dalla vita di Renato Tormenta è particolarmente piaciuta. Riporto qui di seguito il testo di uno tra i commenti più incisivi, a lato l’immagine del post originale di Alberto Bianchini, che ringrazio.

LA REGOLA DELL’ECCESSO

il libro MALEDETTO

Care amiche e amici, ho finito ieri “La regola dell’Eccesso” di Susanna De Ciechi e Renato Tormenta.
Purtroppo lo avevo in lettura insieme ad altri e ci ho messo più tempo del previsto. A conti fatti, però, credo che questo mio alternarlo ad altri libri (sicuramente più leggeri) mi sia servito per “diluire” l’effetto devastante che avrebbe potuto avere se preso in un’unica dose.
Mi spiego meglio: La regola dell’Eccesso narra la vita di Renato Tormenta.
E’ una storia vera.
E’ una vita vera.
Ho avuto occasione di parlare con la autrice, Susanna, perché, durante la lettura, ho avuto bisogno di spiegazioni: Renato Tormenta esiste e questa è la sua storia. La sua vita.
Quello usato da Tormenta è uno pseudonimo e, leggendo quello che ha fatto si capisce anche perché non possa usare il suo vero nome; ma la cosa più sconvolgente è che quanto riportato è tutto reale.
Il titolo è azzeccatissimo: la vita di Tormenta è stata un eccesso da quando è nato fino ad ora; è un personaggio che non può lasciare indifferenti: o lo si ama o lo si odia ma, state certi, qualunque sarà il sentimento che susciterà in voi, sarà fortissimo e stordente.
La capacità di quest’uomo di vedere l’affare in situazioni che non richiamerebbero l’attenzione di nessun altro ne dimostra un fiuto assoluto che ne ha fatto la fortuna.
La sua uguale capacità di fare sempre la scelta sbagliata (o quella che a me pare sbagliata) ne ha fatto la rovina.
Un alternarsi di UP and DOWN emotivi e viscerali dalla prima all’ultima pagina trasportano il lettore attraverso una vita che tutti noi avremmo desiderato (UP) e contemporaneamente temuto (DOWN), dai sogni agli incubi.
La realtà descritta ne “La regola dell’eccesso” è maledettamente cruda e, proprio per quello, riesce a suscitare sentimenti che vanno dall’odio alla compassione, al limite delle lacrime. Non vi svelo nulla sulla trama, necessariamente molto ricca, e vi consiglio vivamente di leggerlo: rimanere comodi nella bambagia vorrebbe dire negarsi il diritto di sapere che certe situazioni esistono, che certe cose accadono.
Da un punto di vista stilistico il libro è impeccabile: scritto magistralmente da una penna attenta e di esperienza come quella di Susanna De Ciechi dalla quale, io piccolo scrittore sognatore, ho solo da imparare.

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