Cover_LaRegolaDellEccesso_Autori_RTormenta&SDeCiechiOgni tanto vado sulla pagina de La regola dell’eccesso in Amazon per leggere eventuali nuove recensioni. All’inizio di agosto ero da qualche giorno in montagna e stavo godendomi il perfetto connubio “caldo di giorno – fresco di sera” che è il mio ideale, quando ho scoperto la recensione di Anita Ballabio. È un bellissimo commento e rileggendolo sono tornata su quella frase: “ti chiedi quante persone insospettabili intorno a te possano cedere all’abuso di una sostanza senza rendersene conto”. Ecco la dimostrazione che il libro, oltre che apprezzato, è stato utile perché ha suscitato proprio la riflessione che è uno dei motivi per cui è stato scritto. Grazie Anita.
Di seguito il testo integrale della recensione.
“Lacerante, è l’aggettivo che percorre la mente in più di un’occasione leggendo questo libro. Fa arrabbiare, Tormenta, eccome se fa arrabbiare!
Un uomo che potrebbe avere tutto, che ha tutto, e che con la semplicità di un bambino che abbandona un giocattolo nuovo, si lascia alle spalle una scia di vizi consumati e va alla ricerca di qualcosa che non ha, ma che sente gli sta sfuggendo dalle mani. La sua è una continua rincorsa, che lo porta a viaggiare, a volte scappare, lontano. L’insoddisfazione che lo percuote è una molla formidabile e gli dà modo di realizzarsi nel lavoro e di avere uno sguardo che va oltre, ma a volte sbaglia direzione del lancio e viene catapultato troppo lontano.
Il ritmo della scrittura segue perfettamente il tempo della vita di Renato. Inizia con un battito leggero in una Napoli degli anni ’70 ma Renato qui ha 11 anni e, nonostante si capisca che è il monello della famiglia, non vorresti mai che viva il dolore di cui si racconta andando avanti nella lettura. Il battito aumenta quando ha quel brutto incidente con un ultraleggero e rischia di morire, da li in poi è un crescere di colpi. Sempre in bilico tra una droga e l’altra, ti domandi come riesca a mantenere lucidità sul lavoro e ti chiedi quante persone insospettabili intorno a te possano cedere all’abuso di una sostanza senza rendersene conto. E’ una vita lacerata la sua, scossa dall’insoddisfazione e segnata dall’eccesso. Eppure è di indole generosa, sa farsi voler bene ed è un focoso amante. Jia-Li e Giovanni sono i suoi angeli custodi, la piccola Yuxin è la sua ancora di salvezza, dovrà aggrapparsi a queste tre figure con tutta la forza che gli resta per non perdere ogni cosa.”

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