Il primo giugno 2016 sarà ufficialmente inaugurata la galleria di base del San Gottardo, il tunnel ferroviario più lungo del mondo, 57,1 km, il cuore del corridoio Rotterdam-Genova che unisce il Mare del Nord al Mediterraneo. Per Fondazione Cineteca Italiana, l’evento è l’occasione di presentare una rassegna dedicata al tema dei treni nel cinema e una mostra-installazione nel foyer di Spazio Oberdan. Treno e cinema si sono da sempre molto “frequentati” – basti pensare a uno dei primissimi film della storia, L’arrivo di un treno alla stazione di La ciotat dei fratelli Lumière, inserito in questo programma -, di certo per le loro numerose affinità: il paesaggio che scorre fuori dai finestrini rimanda ai fotogrammi della pellicola, con una visone che cambia di continuo; inoltre il treno, come la sala cinematografica, è un luogo di incontri, confronti, esperienze condivise con altri che, magari, prima di mettersi in viaggio non si conoscevano. Io non mancherò di certo quest’occasione poiché i viaggi in treno sono una mia passione e, per uno scrittore fantasma, sono anche l’occasione per aguzzare gli occhi, drizzare le orecchie e raccogliere infiniti spunti da tradurre in storie.
Sedici i titoli in programma, fra i quali quello che aprirà la rassegna, Il vetturale del San Gottardo, rarissimo lungometraggio sulla realizzazione del primo traforo del San Gottardo che la Cineteca di Milano, partendo dal negativo d’epoca conservato nei propri archivi, aveva restaurato in collaborazione con la Cineteca Svizzera e presentato nel 2011 alla Mostra del Cinema di Venezia. Le altre opere in calendario attraversano tutta la storia del cinema: si va dal leggendario Il cavallo d’acciaio di John Ford (1924, mai proiettato a Spazio Oberdan, a capolavori degli anni Trenta come L’angelo del male (Jean Renoir, con Jean Gabin in una delle sue migliori prove d’attore), Shanghai Express (J. Von Sternberg, con una fiammeggiante ed enigmatica Marlene Dietrich), La signora scompare (A. Hitchcock). Due titoli provengono dagli anni Cinquanta: un classico, Il ferroviere (di e con Pietro Germi), e il raro Il treno della notte, del maestro polacco Jerzy Kawalerowicz. Più recenti sono poi Café Express (N. Loy, 1980), Singolarità di una ragazza bionda (M. De Oliveira, 2009) e Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet (J.-P. Jeunet, 2014). Infine due appuntamenti particolari: quello con il doppio Buster Keaton di The Railrodder e Buster Keaton Rides Again, opere di metà anni 60’ in cui il leggendario comico, ormai sul viale del tramonto, appare in tutta la sua surreale, malinconica grandezza; e la proiezione in anteprima per Milano di Attraverso le Alpi, viaggio che tocca Italia, Francia, Austria, Svizzera Germania e Slovenia per farci scoprire la bellezza di una delle più importanti catene montuose del mondo e la sua importanza  come luogo di passaggio di uomini e merci. Quanto alla mostra nel Foyer, pensata anche per un pubblico di bambini, saranno esposte immagini fotografiche e alcuni plastici che riproducono con modellini di treno elettrici il percorso ferroviario della linea che interessa la nuova galleria di base del San Gottardo.

Immagine in alto: Il vetturale del San Gottardo
Immagine sotto: Shanghai Express

Shangai Express 2 scrittore fantasma

 

Share: