Manca ancora un po’, una manciata di giorni, al momento in cui La bambina con il fucile sarà disponibile su tutte le piattaforme online. Nell’attesa voglio raccontarvi come è nato questo libro, scritto come ghostwriter e per me così importante. Della strepitosa cover creata da Filippo Nativo ho già scritto, ora vediamo il contesto. La storia, prende spunto da fatti reali ed è ambientata in Asia, precisamente in Sri Lanka, ex Ceylon, un’isola al largo della costa sud-orientale del subcontinente indiano.
La protagonista del libro, Pratheepa, è una tamil. I tamil sono una popolazione originaria dell’India meridionale. Durante la colonizzazione inglese dello Sri Lanka nel XIX secolo, cinquecentomila tamil furono deportati per coltivare le piantagioni coloniali britanniche di tè. I tamil non sono mai stati bene accetti dalla popolazione locale e, alla fine del periodo coloniale, furono privati di molti diritti. In questo quadro, nel 1976 nacque il movimento armato delle Tigri tamil che rivendicò l’indipendenza del nord-est dell’isola, il cosiddetto Tamil Eelam. Un tentativo di risoluzione pacifica del conflitto fu promosso nel 2002 attraverso la mediazione norvegese, ma fu compromesso nel 2005 con l’elezione del presidente nazionalista Mahinda Rajapaksa e in un secondo tempo, nel 2008, con la recessione unilaterale del governo dello Sri Lanka da una risoluzione politica al conflitto. La ripresa della guerra civile fu caratterizzata da una violenza senza precedenti. L’esercito nazionale scatenò un’offensiva militare con l’impiego massiccio di uomini, artiglieria e aviazione. Il conflitto si concluse nel 2009 con la riconquista di tutto il nord-ovest e la sconfitta delle Tigri tamil.
La popolazione civile è stata la prima vittima del conflitto armato e ha subito gravi violazioni dei diritti umani sia da parte sia delle Tigri tamil sia da parte dell’esercito governativo. La popolazione sfollata dalle zone di combattimento e stipata nella no-fire-zone (trecentocinquantamila persone) fu sottoposta ai violenti bombardamenti dei governativi che provocarono almeno ventimila morti civili. Al termine del conflitto, i sopravvissuti furono imprigionati in massa in campi militari e ciò suscitò le proteste della comunità internazionale. Dal canto loro le Tigri tamil, oltre a compiere numerosi attentati kamikaze anche contro la popolazione civile, condussero una politica di reclutamento dei bambini-soldato. Secondo l’Unicef, in due anni sarebbero stati oltre tremilacinquecento i minori rapiti e costretti a combattere. In seguito ne furono rilasciati circa milleduecento.
Pratheepa è una di loro. La sua storia, insieme a quella di altri bambini vittime di violenze e dei volontari italiani che si sono prodigati per salvarli, è raccontata nel libro che ho scritto.

I diritti della vendita di questo libro saranno interamente devoluti a sostegno delle attività di @uxilia.

L’ebook de La bambina con il fucile è in prevendita su Amazon, tra poche settimane uscirà la versione cartacea.

invito-social-con-logoA Milano, in occasione di Bookcity 2016 ci sarà la presentazione ufficiale del libro prevista per SABATO 19 NOVEMBRE alle 15 presso la Sala delle Tre Colonne dell’Associazione Donna & Madre di Milano (Via Ascanio Sforza, 75)
Evento: #StorieVere: scrivere e leggere la realtà – presentazione del libro La bambina con il fucile
Partecipano Massimiliano Fanni Canelles, presidente di @uxilia onlus, Susanna De Ciechi, scrittrice e ghost writer e Davide Giacalone, giornalista e scrittore.

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