Anche Gli Spiumati sono arrivati alla vigilia del debutto a Bookcity Milano con il romanzo scritto a dieci mani Il paese dei tarocchi. Per quanto mi riguarda, mentre mi ero divertita nell’esperimento di scrittura collettiva, ho trovato faticosa la fase successiva, quella della “produzione” del libro legata all’evento. Sono pragmatica, i miei compagni di scrittura lo sanno, lo era anche Monica, alcuni di noi lo sono meno e questo ha portato a qualche sfasamento organizzativo. Tuttavia, dopo esserci strappati le poche penne che ci stavano ricrescendo per la soddisfazione di avere portato a compimento l’avventura dei tarocchi, ci siamo ricomposti. I pezzi del puzzle si sono incastrati, i miracoli esistono, e venerdì prossimo, il 18 novembre, saremo schierati per presentare il libro nostro e di Monica. Lo faremo al meglio perché lei, da qualche parte, ci sta osservando. E poi si sa, gli scrittori hanno sempre la testa tra le nuvole. Io, invece, sono una ghost writer e ho i piedi ben piantati per terra e ciò è coerente con un mondo che va alla rovescia. Di me, del mio lavoro di scrittore fantasma, potete sapere un sacco di cose, curiosando tra il sito e il blog. A questo punto credo sia giusto dire qualcosa di più degli altri del gruppo, ma non troppo, perché sono timidi per natura e, nel caso, vedremo se vorranno farsi avanti per raccontare qualcosa del loro lavoro: Lorenzo Banfi studia storia e storie, Nicoletta Molinari è matta per i gatti, Francesca Moscato è la nostra maga delle torte e Monica Pegna, la nostra Monica, regalava sorrisi. Così diversi, come abbiamo potuto scrivere insieme un romanzo a dieci mani?
Lo racconteremo a Bookcity venerdì 18 novembre alle 17 presso Società d’Incoraggia
Clicca qui per l’evento: https://www.facebook.com/events/775195699284929/
Eccoci nel giorno di revisione del nostro romanzo, ritratti in pace dopo tanto discutere! Lo ricordo bene quel giorno: gnocco fritto e formagigo annaffiati qua e là da un po’ di vino. Infine un caffè e via, al lavoro. Un pomeriggio tutt’altro che facile, discussioni animate e punti di vista molto diversi. Qualcuno di noi era più agguerrito, altri piuttosto smarriti (tipo io ;-): una revisione condivisa è praticamente “mission impossible”, ma ne siamo usciti vivi… e col libro, definitivo, tra le mani. Secondo me, Bokcity un po’ ce lo siamo sudato e, quindi, meritato. Ne sono pariticolarmente felice, per noi e per la nostra Monica.
Grazie Susanna, perché il tuo sguardo pragmatico ha insegnato molto a chi pensa che scrivere sia solo usare testa, cuore e penna (o tastiera). Non è più così.
Complimenti, Spiumati! Siete stati molto bravi!
Verrei venerdì pomeriggio a sentirvi e vedervi e a rendere omaggio a Monica, ma purtroppo ho un we famigliare cui non posso mancare. Vedo se ce la faccio verso sera.
Un abbraccio G