Le persone che cercano uno scrittore fantasma mi contattano nei modi e nei momenti più strani e, di norma, dopo mezzanotte silenzio il cellulare per non essere svegliata da una chiamata o dal segnale che notifica l’arrivo di una mail nel cuore della notte. Ricordo di essermi stupita il giorno di Natale del 2014 quando ricevetti un messaggio da Massimiliano Fanni Canelles. Voleva confrontarsi con me sulla possibilità di scrivere un libro per raccontare le vicende dei bambini-soldato nello Sri Lanka. Io non avevo idea di chi fosse e non conoscevo ancora @uxilia, di cui Max è presidente. In seguito ci incontrammo via Skype, ebbi subito la percezione di avere a che fare con una persona straordinaria fin dal nostro primo collegamento. Il 6 maggio 2015 cominciammo a lavorare insieme al libro, una collaborazione molto stretta che durò parecchi mesi e che coinvolse anche altri volontari dell’associazione che avevano avuto parte attiva nella storia. Nonostante i tanti impegni come medico, Max non mancò mai un appuntamento. Teneva moltissimo a quello che era diventato un progetto comune e io sono particolarmente felice di avere dato il mio contributo ad @uxilia.
cover_la-bambina-con-il-fucile_400-fbNe La bambina con il fucile ho scritto, romanzandola, la storia di Pratheepa, la bambina rapita da scuola e costretta a combattere tra le fila dei guerriglieri tamil durante la guerra civile in Sri Lanka. I fatti narrati nel libro si svolgono dal 2000 ad oggi. Pratheepa è torturata e, per sopravvivere, diventa un cecchino. Ferita a un braccio, continua a combattere lanciando granate. I ribelli tamil perdono la guerra e Pratheepa finisce in carcere. Nel dicembre del 2004 lo tsunami si abbatte sull’isola. Massimiliano Fanni Canelles,  parte in missione per verificare la situazione dei bambini resi orfani dalla grande onda e scopre una realtà perfino peggiore: seguendo usi ancestrali ormai fuori legge, ancora troppi adulti violentano i bambini, anche in famiglia. I piccoli sono carne da macello senza diritti e senza difese. La storia, incredibile e sconvolgente è tutta da leggere. Senza anticipare nulla posso dire che grazie all’intervento di Max e dei volontari di @uxilia onlus, Pratheepa e tanti altri bambini ora vivono la loro seconda occasione.

Max, che impressione ti ha fatto Pratheepa, al vostro primo incontro?
Conobbi Pratheepa in Sri Lanka, nell’ottobre del 2010. Aveva l’aspetto di una ragazzina, invece era una donna cui avevano rubato gli anni dell’adolescenza. Era stata colpita in guerra e portava addosso le conseguenze di una brutta ferita al braccio. Addestrata per uccidere e per bastare a se stessa, mi apparve distante, chiusa in un mondo tetro. La rividi nel febbraio del 2011 quando, grazie all’intervento di @uxilia, arrivò in Italia per essere operata all’arto”.

@uxilia, di cui tu sei il presidente, oggi è impegnata su molti fronti, a partire da quello siriano. Perché, tra le tante vicende legate alle vostre missioni in giro per il mondo, hai scelto di raccontare proprio quella di Pratheepa, bambina soldato tamil?
La storia dei bambini soldato è cosa antica e mai esaurita. La bambina con il fucile racconta di una guerra di qualche anno fa, uguale alle tante guerre in atto anche adesso nel mondo; i bambini soldato sono usati e abusati ancora oggi, perfino ora, in questo preciso momento, su ogni fronte. Il tema è attualissimo, ma se ne parla troppo poco. Abbiamo pensato che raccontare la storia di uno di loro attraverso un romanzo-verità, potesse aiutarci a raggiungere tutte quelle persone che sono interessate a conoscere le diverse facce di una realtà che non possiamo più ignorare.  Inoltre, l’intervento in Sri Lanka l’indomani dello tsunami rappresenta un momento importante per @uxilia, una collaborazione che continua ancora oggi. Infatti, siamo tuttora presenti in quel Paese attraverso i progetti di micro imprenditoria rosa, avviati per cercare di dare una soluzione pratica e concreta ai casi di emarginazione sociale e di povertà. Ora le donne, vedove e/o mamme di ex bambini-soldato, imparano a realizzare piccole attività capaci di generare reddito e indispensabili per contribuire materialmente alla crescita familiare, all’economia locale e alla loro emancipazione. Ovunque siamo presenti, noi di @uxilia continuiamo a investire su donne e bambini. Soprattutto le donne sono il motore del mondo”.

Grazie Max, sono felice di avere lavorato con te. Mi hai insegnato molto.

Facciamo passaparola! Compera, leggi e regala La bambina con il fucile perché ogni copia venduta offre una speranza a un bambino in difficoltà. @uxilia ha scelto di farsi conoscere con un libro invece che con uno spot pubblicitario. La bambina con il fucile, letta, recensita, regalata è parte di una catena virtuosa che contribuisce a salvare i tanti bambini che vivono un conflitto, non hanno più una casa, magari neppure una famiglia o degli amici e non vanno scuola. Ai più sfortunati insegnano a fare la guerra, li costringono alla violenza e a farsi ammazzare.

#LeggiConIlCuore #LaBambinaConIlFucile. Condividi la campagna per la raccolta fondi attraverso il libro i cui proventi sono destinati a sostenere le attività di @uxilia. Acquistare questo libro, leggerlo, diffonderlo, vuol dire contribuire a salvare i #bambinisoldati #soldatiniperforza.

invito-social-con-logoA Milano, in occasione di Bookcity 2016 ci sarà la presentazione ufficiale del libro prevista per SABATO 19 NOVEMBRE alle 15 presso la Sala delle Tre Colonne dell’Associazione Donna & Madre di Milano (Via Ascanio Sforza, 75)
Evento: #StorieVere: scrivere e leggere la realtà – presentazione del libro La bambina con il fucile
Partecipano Massimiliano Fanni Canelles, presidente di @uxilia onlus, Susanna De Ciechi, scrittrice e ghost writer e Davide Giacalone, giornalista e scrittore.

Share: