A volte capita di posare lo sguardo su un’immagine, una fotografia che muove i ricordi, riporta a galla emozioni annegate nella nebbia di un passato più o meno lontano. Ritornano suoni e sapori, discorsi interrotti e mai finiti, spezzoni di dialogo, come nel trailer di un film.
C’è una storia che è rimasta in sospeso, senza un finale. Tu sei il ghostwriter, ma qualcun altro lo ha scritto per te.

«Sei tu, in questa foto.»
«Sì.»
«Faceva freddo?»
«Molto.»
«Dai, racconta! Perché non dici niente? Dove l’hai scattata e quando?»
«Un mare vale un altro.»
«…»
«Domani. La scatto domani.»
«Cosa vuole dire? Non ha senso. Chi ti ha fatto questa foto?»
«A volte ti senti così: perso nel mare in tempesta. Allora ti fermi a pensare.»
«Capita a tutti nella vita un momento brutto.»
«Ho tirato in lungo. Troppo. Ho accumulato problemi senza mai trovare uno straccio di soluzione. In apparenza tutto è regolare, la mia vita è uguale a quella di tanti. Sono fortunato, ho un lavoro, una casa. Ho anche degli amici, sì. Però non mi sono compagni.»
«Cos’altro ti manca?»
«Ho avuto solo amori di facciata. Non so cosa sia la passione. È tutta la vita che aspetto qualcuno o qualcosa che mi faccia svoltare. E guarda che non penso ai soldi. Invece arretro.»
«Arretri?»
«Vado avanti nel tempo, ma non cerco il futuro, non faccio progetti, non sogno. Accumulo sbagli, sempre gli stessi. Continuo a cercare e non trovo niente e quel niente alimenta la mia rabbia. Sono un arrogante, sempre insoddisfatto.»
«Cosa conti di fare?»
«Domani parto. Ho deciso  di andare in un posto che mi permetta di pulire i pensieri. Lavare l’anima. Devo capire, per andare avanti. Non sono più un ragazzo.»
«Tu hai bisogno di aiuto.»
«L’ho già avuto. Tante volte. Domani vado in quel mare. L’ultima nuotata e il mio ultimo scatto. Un ricordo, per te.»

Proprietà letteraria riservata – vietata la riproduzione senza l’espresso consenso dell’autrice.
© 2017 – Susanna De Ciechi.

Immagine di Tim Marshall Auckland, New Zealand

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