Quest’estate ho condiviso il giardino con un cervo adulto, almeno a giudicare dalle dimensioni del palco. Gegio, così l’ho battezzato, pur avendo a disposizione i boschi della Valle d’Intelvi per le sue scorribande, ha deciso che preferiva fare merenda a casa mia. Arrivava quasi ogni giorno, tra le cinque e le sei del pomeriggio e restava tranquillo a brucare in fondo al giardino. Ogni tanto io e lui scambiavamo uno sguardo d’intesa e se mi avvicinavo per fotografarlo mi lasciava fare. Di certo non mi temeva come non temeva Tina, il mio cane che con la sua stazza da #similJackRussell non spaventa nessuno.

Qui non è insolito vedere pascolare cervi e caprioli anche in piccoli gruppi. Sono bellissimi e, a modo loro, amichevoli: quando ti vedono non scappano subito, si limitano a tenerti d’occhio, i sensi in tensione, pronti a darsi alla fuga nel caso che… Purtroppo sono sicura che un colpo di fucile sia sempre più veloce di loro.

Da tempo in Valle d’Intelvi i residenti lamentano l’eccessivo numero di cervi, animali di grosse dimensioni che quando si spingono nei pressi dei centri abitati possono rappresentare un pericolo per le auto in transito. Il loro numero è aumentato in proporzione al diminuire dei campi coltivati e degli animali tenuti al pascolo. Avendo più spazio a disposizione, i cervi si sono riappropriati del loro ambiente e hanno allargato la famiglia. Sono voraci e mangiano soprattutto germogli e piante novelle, producendo danni alle coltivazioni, inoltre entrano negli orti e nei giardini, fanno strage di piante fiorite come azalee e bergenie, ma apprezzano anche il pungitopo. Un tempo schivi e timorosi, ora hanno mutato comportamento, sembra cerchino il modo di arrivare a una pacifica convivenza con noi umani. Durante l’inverno, in particolare quando la neve è abbondante, i più intraprendenti scendono a valle in cerca di cibo e si avvicinano alle abitazioni.

Adesso che è settembre, le case si sono svuotate e il bosco è tornato di esclusiva proprietà degli animali. Per i cervi sta per iniziare la stagione degli amori e a volte capita di udire il loro bramito, un richiamo irresistibile per le femmine. Immagino Gegio che si gode la quiete della valle e amoreggia con le cerbiatte!

Purtroppo tra poco riaprirà la caccia; questo territorio abbonda di lepri, cervi, cinghiali e caprioli. Trovati un riparo sicuro, Gegio, io e Tina stiamo dalla tua parte. Ci rivediamo presto, spero!

 

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