È successo per caso, ho incontrato una parola che non conoscevo, edenico, mi sono incuriosita e ho deciso di scoprire dove poteva condurmi.  Edenico significa paradisiaco, delizioso, proprio del Giardino dell’Eden; è una bella parola, piena di promesse, tante quanti sono i luoghi paradisiaci, reali o immaginari, che ciascuno di noi abita o sogna.

Sulle tracce di edenico sono arrivata a scoprire la raccolta di poesie di Louise Glück, L’iris selvatico, in cui la poetessa dialoga con le tante varietà di fiori presenti in un giardino edenico del Vermont, e lo fa con un tono personale portando le esperienze del suo vissuto.

Mi capita solo occasionalmente di soffermarmi sulle poesie, non cerco questo tipo di letture anche se per gran parte del mio tempo non faccio che leggere; capisco che è un errore soprattutto quando, seguendo il filo di una parola sconosciuta, scopro il mondo straordinario di una poetessa come la Glück.

L’iris selvatico

Alla fine del mio soffrire
c’era una porta.
Sentimi bene: ciò che chiami morte
lo ricordo.
Sopra, rumori, rami di pino smossi.
Poi niente. Il sole debole
tremolava sulla superficie secca.
È terribile sopravvivere
come coscienza
sepolta sulla terra scura.
Poi finì: ciò che temi, essere
un’anima e non poter
parlare, finì a un tratto, la terra rigida
un poco curvandosi. E quel che mi parve
uccelli sfreccianti in cespugli bassi.
Tu che non ricordi
passaggio dall’altro mondo
ti dico che seppi parlare di nuovo: tutto ciò
che ritorna dall’oblio ritorna
per trovare una voce:
dal centro della mia vita venne
una grande fontana, ombre blu
profondo su acqua di mare azzurra.

Iris Louise Gluck

Louise Glück è autrice di dodici libri di poesie e due raccolte di saggi. Ha vinto il premio Nobel per la Letteratura nel 2020 «per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza dell’individuo». Tra gli altri premi ricordiamo la National Humanities Medal, il premio Pulitzer, il National Book Award, il premio Bollingen, il Wallace Stevens Award conferito dall’Academy of American Poets e la Gold Medal for Poetry dell’American Academy of Arts and Letters. Insegna a Yale e Stanford e vive a Cambridge, nel Massachusett.

L’iris selvatico di Louise Glück
(Il Saggiatore, 2020), trad. it. M. Bacigalupo

 

 

Immagine in apertura: Iris, dipinto ad olio su tela realizzato nel 1889 da Vincent van Gogh

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