Ieri, 27 geannaio, ho seguito la commemorazione del Giorno della Memoria realizzata con il dialogo tra Liliana Segre e Fabio Fazio dal Binario 21 della stazione centrale di Milano e trasmessa in diretta televisiva su Rai 1. Sotto la scritta “Indifferenza”, impressa a caratteri cubitali all’ingresso del Memoriale, la Senatrice a vita ha ricordato i giorni della deportazione dal luogo in cui partivano i carro bestiame diretti ad Auschwitz. Allora aveva tredici anni.

“Arrivammo in questo posto buio, non capivamo niente.
Ci spinsero dentro il treno a calci e pugni, ci sputarono,
era qualcosa che andava al di là dell’immaginazione più spaventosa.
La gente piangeva, si disperava”.

Toccò anche a lei come ad altri innocenti “per la sola colpa d’essere nata”.

Liliana Segre, oggi novataduenne, è una delle ultime testimoni italiane della Shoah e ancora una volta ha rievocato anche i luoghi e le vicende che la coinvolsero prima della deportazione nella Milano in cui visse da bambina: le scuole elementari Ruffini, da cui fu cacciata a otto anni e il carcere di San Vittore, dove fu reclusa in attesa della partenza per i campi insieme a tanti altri, persone comuni e innocenti.

Il racconto, assai commevente e privo di retorica, almeno per chi ha uno sguardo pulito, è stata un regalo prezioso che Liliana Segre ha fatto a tutti noi, ancor più perché immagino che ricordare abbia contribuito a rinnovare la sua sofferenza. Tra l’altro si è spesa molto per la realizzazione del Memoriale della Shoah di Milano, centro di cultura e luogo simbolo della deportazione degli ebrei e degli altri perseguitati verso i campi di sterminio, pensato per mantenere vivo il ricordo di ciò che accadde attraverso il dialogo e il confronto; dallo scorso anno ospita anche la biblioteca oltre l’archivio del Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec)

Liliana Segre ha affermato di non poter perdonare, ma di non odiare. Questa fragile donna è più forte di qualsiasi male.

Per vedere Binario 21 con Liliana Segre clicca qui.

Proprio ieri, Giorno della Memoria, venti persone sono state segnalate dai carabinieri di Milano alla Procura per le ingiurie postate sul web contro la senatrice. Ogni commento è superfluo.

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Immagine dal web

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