Non avevo idea di chi fosse Erik Orsenna fino a quando mi sono imbattuta in “Madame Ba”, uno dei romanzi di cui è l’autore. Mi è capitato tra le mani mentre facevo delle ricerche riguardo a un libro che ho in cantiere, infatti mi sto documentando su alcuni Paesi africani, a partire dal Mali di cui narra appunto l’orgogliosa Madame Marguerite Ba uscita dalla penna di questo scrittore.
“… il Senegal è rientrato nel suo letto… Sono sicura di non essere la sola a sognare che un giorno riparta all’assalto delle colline e prenda possesso delle sabbie. Dopotutto il Mali, una volta, era molto più vasto. Eravamo i sudditi di un impero. L’ONU ci confina nelle nostre sparute frontiere terrestri, ma cosa può, l’ONU, contro un’inondazione? Votare una risoluzione che condanni la vilissima aggressione acquatica? Nel bene e nel male noi apparteniamo all’acqua.
Ecco perché, nata cittadina di fiume, resterò tale. Cosa importa se questa nazionalità non è riconosciuta ufficilamente? Quando vedo il principato di Monaco inserito nell’elenco ufficiale dei paesi riconosciuti… Cosa sarà mai uno scoglio?”
Erik Orsenna ha costruito il romanzo facendo ricorso a un impianto singolare: la compilazione di un modulo per la richiesta di un visto per la Francia, in prima istanza già respinto dal Consolato, necessario a Madame Ba per raggiungere un nipote in difficoltà, qui diventa una sorta di assolo tragicomico che la protagonista indirizza al presidente della Repubblica francese.
“So benissimo che avrei dovuto adire la commissione istituita con decreto n.2000-1093 del 10 settembre 2000… Lo so benissimo. Ma il tempo incalza. Mio nipote ha bisogno, un bisogno vitale, di me. Devo raggiungerlo in Francia al più presto. Da qui il mio appello diretto a lei”.
Madame Ba, soninké della regione di Kayes (Mali Occidentale) nata nel 1947 a Medine, rifiuta di confinare la propria vita dentro ai riquadri del questionario che al massimo possono contenere un elenco di nomi, luoghi e date. Ci vuole altro per rappresentare lei, la sua famiglia, la sua storia, l’angolo d’Africa in cui è vissuta. Per questo ogni casella si dilata per accogliere un racconto e a ogni passaggio l’appassionata Marguerite prima e la Madame Ba scafata poi, compone l’affresco di un’Africa ormai in parte è piegata ai peccati dell’Occidente. Ed è così che Madame Bâ, nata Dyumasi, nipote di “Chemin des Dames”, veterano della Grande Guerra, figlia di Ousmane, aspirante ingegnere, e di Mariama, la Marguerite capace di riconoscere ogni odore, vedova inconsolabile di un peul bellissimo e infedele, inizia a raccontare a partire dal tempo che precede la sua nascita.
Questo romanzo racconta dell’Africa in tutta la sua bellezza e la sua violenza, delle donne, del coraggio con cui guardano avanti nonostante gli ostacoli creati da chi finge di aiutare. È anche una storia in cui trova spazio la denuncia delle opacità delle pratiche legate al Co-sviluppo, a certe iniziative di sostegno, e alle contraddizioni di chi cerca comunque di aiutare e degli altri, quelli che agiscono per tornaconto, pentiti in fondo all’anima mentre compiono i loro delitti, abituati a cibarsi di ipocrisia.
Qui l’Africa è vista attraverso gli occhi di Marguerite che, diventata Madame Ba, ci trascina in una narrazione entusiasta e appassionata, sempre intrisa da un’acuta ironia. A tratti, leggendo, ho avuto la sensazione di raccogliere le confidenze di un’amica srotolate in un chiacchiericcio perfino musicale. È straordinario come Erik Orsenna sia riuscito a dare voce alla complessa protagonista del romanzo di cui svela ogni sfaccettatura, ogni contraddizione, rendendola un personaggio universale in cui qualsiasi donna può riconoscersi. Non sono tanti gli scrittori in grado di interpretare con tale profondità un personaggio femminile.
Questo è un libro che non si dimentica.
Nella foto Erik Orsenna
Per saperne di più:
Erik Orsenna_ https://www.erik-orsenna.com/
Mali_ https://it.wikipedia.org/wiki/Mali
Madame Ba, autore Erik Orsenna
Traduttore F. Bruno
Editore Ponte alle Grazie, 2004, pag.426