Il 4 settembre a Expo – Milano 2015, all’interno del Padiglione Italia, lo spazio WE – Women for Expo ha ospitato il convegno “Micromprenditoria femminile in Sri Lanka”. Nell’ambito del programma sviluppato da…
Rita Arnaboldi, una lettrice entusiasta de La regola dell’eccesso, ha scelto di recensire il libro in video. Io l’ho trovata un’ottima idea, spero che altri lettori abbiamo voglia…
Sapete chi è Raul Montanari? Un grande scrittore. Ecco cosa ha scritto di me sul suo profilo Facebook: “Questa affascinante intervista è stata rilasciata da Susanna De Ciechi, ghost writer di professione (e allieva dei corsi, transitoriamente). Momenti di gloria…
“Ciao Susanna, mi chiamo Antonio vivo a Londra e mi occupo di editoria e giusto per caso ho letto uno scrittore che consiglia un libro scritto da te con Renato Tormenta. L’ho trovato incantevole, non sono riuscito a staccarmene…” Sono senza parole!
La Scozia punta a educare i piccoli lettori già dalla culla e non è un modo di dire. Tra pochi giorni, il 7 settembre parte il progetto pilota di Glasgow Life, pensato per avvicinare i più piccoli alla lettura. Oltre 2 mila bambini infatti, provenienti dalle sei aree della città di Glasgow caratterizzate dai tassi di alfabetizzazione più bassi, diventeranno automaticamente tesserati della propria biblioteca di riferimento. Le finestre di accesso per l’adesione al progetto sono quella dei 3-4 anni, quella dell’iscrizione in P1 (corrispondente al primo anno della nostra scuola primaria) e quella alla nascita.
Il governo scozzese ha stanziato 80 mila sterline per il progetto e l’idea è quella di enfatizzare il ruolo di porta d’ingresso all’informazione che le biblioteche rivestono soprattutto per le aree urbane più culturalmente depresse, altrimenti tagliate fuori dal circuito della conoscenza. L’accesso agevole, gratuito e in giovanissima età a libri e materiali didattici aiuterà i bambini a sviluppare e coltivare l’entusiasmo nei confronti del sapere e della lettura. L’assessore Archie Graham, presidente di Glasgow Life, sottolinea come l’avvicinamento dei piccolissimi alla lettura e alle biblioteche, oltre a migliorarne il livello di alfabetizzazione, ne condizioni in positivo la crescita, instradandoli lungo il percorso della conoscenza e dell’istruzione, della ricerca di un lavoro soddisfacente e del raggiungimento di un futuro felice. Fonte http://bit.ly/1Et6te9
Ci stanno leggendo anche sulla spiaggia, ne siamo felicissimi. Tormenta qui è nel suo elemento naturale. Del resto in gioventù è stato un marinaio e i viaggi per mare sono stati la sua prima occasione di conoscere il mondo…
Sono ormai anni che il burraco si è affermato come un gioco di gran moda fino a diventare un vero e proprio fenomeno di massa. Pare che questo gioco, una rivisitazione della canasta, sia originario dell’Uruguay, dove dicono sia stato praticato fino dagli anni Quaranta. Il nome deriva dalla lingua portoghese, dove “buraco” significa “setaccio”, che rappresenta in modo chiaro la strategia di gioco del pescare carte e scartarle, trattenendo solo quelle utili a creare giochi e combinazioni. Cosa c’entra il burraco con La regola dell’eccesso? Beh, a quanto pare il libro è piaciuto anche ai giocatori di burraco che hanno alternato le partite a carte alla lettura. Grazie anche a loro.