Dopo il successo della prima edizione, torna a Camogli da giovedì 10 a domenica 13 settembre 2015 il Festival della Comunicazione. Quest’anno l’appuntamento è prolungato a quattro giornate, ricche di conferenze, tavole…
Da poco è nato il blog de La regola dell’eccesso – https://regoladelleccesso.wordpress.com/ – dove si racconta del libro scritto da me e da Renato Tormenta. Avrete la possibilità di scaricare un capitolo inedito che fa sempre riferimento alle vicende narrate nel libro e potrete leggere una serie di mini-racconti, storie in pillole con le quali spero di catturare per qualche minuto la vostra attenzione. Pubblico qui di seguito l’ultimo post della serie che ha come protagonista Renato Tormenta e, se ancora non lo avete fatto, vi invito a leggere e magari condividere quelli già pubblicati e gli altri che verranno.
Au revoir mon cheri!
Ogni volta che torno a casa è un momento speciale, non importa che il mio viaggio sia durato una settimana o un mese, che mi sia spostato di poche centinaia di chilometri o sia andato all’altro capo del mondo. Questa volta ero partito all’improvviso e avevo lasciato un sacco di cose in sospeso, una in particolare. Sto parlando della promozione del libro che ho scritto con Susanna e con lei non c’è da scherzare. La mia Ghost è veramente… pressante. La sentirò domani. Lei sa che ho bisogno dei miei tempi, dei miei spazi, eppure mi sta sempre con il fiato sul collo. Ha ragione, il libro è importante. Racconta di un uomo che infila una serie di scelte sbagliate, errori che compromettono la sua vita fino quasi a un esito estremo e poi… Sono gli stessi sbagli in cui incorrono tanti anche oggi. Ragazzi come Jacopo, il figlio del mio meccanico cui ho dato una lezione a Nizza. È la moda dello sballo. Mi capita spesso di incontrare giovani che nel fine settimana si riempiono di alcol o altro e poi fanno risse o vanno allo stadio e si appassionano solo al calcio e discutono e litigano e pare che stiano parlando dei massimi sistemi per risolvere chissà quali problemi. Scopriranno troppo tardi che ciò che ora sembra bello e divertente può essere sbagliato. Io lo so bene. Certe dipendenze, che alcuni chiamano vizi, sono una malattia che ti porta via a te stesso, al tuo posto resta solo un fantasma.
La verità è che sono stanco, ho bisogno di una vacanza vera, lontano da tutto. Un bel viaggio, magari in oriente, tempo per me, per meditare.
Sapete che c’è? Domani scelgo una meta, riempio lo zaino e compro un biglietto per la fine del mondo, senza internet, e non porto neppure il satellitare. Poi chiamo Susanna, anzi, le lascio un messaggio. Le passo la staffetta. Au revoir mon cheri!
È bellissimo l’articolo di Christian Raimo che parla del futuro della letteratura e, prendendo in causa la scrittura autobiografica, consiglia letture che ispirano visioni diverse e nuovi possibili percorsi – http://bit.ly/1MNRqLl . È uno di quei pezzi da leggere e rileggere, in grado di suggerire spunti di riflessione inediti, almeno per me. Nell’immediato mi piace condividere subito Raimo quando cita David Foster Wallace che, ancora nel 1993, scriveva in un saggio intitolato “E unibus pluram”: “Il mondo postmoderno, in quanto mondo postindustriale e governato dai media, ha invertito una delle grandi funzioni storiche della letteratura, quella di fornire dati su culture e persone lontane. Per il lettore di oggi questa funzione di ‘presentazione’ della letteratura si è rovesciata, dato che l’intero villaggio globale oggi viene presentato come familiare, e immediatamente accessibile per via elettronica: satelliti, microonde, gli intrepidi antropologi dei documentari della PBS, i coristi zulù di Paul Simon. È quasi come se avessimo bisogno degli scrittori per ripristinare l’ineluttabile.” Christian Raimo poi puntualizza: “Per la nostra generazione, il mondo intero sembra presentarsi come “familiare”, ma dato che questa è ovviamente un’illusione per quel che riguarda tutti gli aspetti più importanti degli individui, forse il compito di ogni forma di letteratura “realistica” è l’opposto di quello che era un tempo: non più rendere familiare ciò che è strano ma rendere di nuovo strano ciò che è familiare.”
Non posso fare a meno di legare questo pensiero con il mio lavoro. Infatti, quanto detto vale per chiunque desideri lavorare sulla storia della propria vita. Dunque proviamo a guardare con occhi nuovi e da punti di vista diversi quello che ci è consueto, nel presente come nel passato. Uno sguardo “pulito” ci permetterà, forse, di cogliere e riconoscere quel che noi siamo davvero e, chi ne avrà la voglia, potrà provare a raccontarlo.
Sono state aperte le selezioni fotografiche nazionali per la collettiva del PhotoFestival “Attraverso le Pieghe del Tempo”. Quest’anno il tema è “La terza età” basato su opere in bianco e nero per un massimo di quaranta autori…
“Ieri oggi Milano” è una grande mostra dedicata alla città di Milano, composta di importanti fotografie tratte dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea. Si tratta di un insieme di 170 fotografie e opere video…
Si svolgerà dal 10 al 15 Giugno 2015 la 19ma edizione di Le Vie del Cinema da Cannes a Roma, la storica rassegna che porta una selezione di film della Croisette nella Capitale a breve distanza dalla conclusione del…
Della biblioteca comunale itinerante di Nizza mi ha parlato Renato Tormenta e in seguito Elena Mapelli ha solleticato la mia curiosità rispetto alle soluzioni presenti sul nostro territorio. Così ho scoperto il bibliobus, un furgone itinerante su cui è allestita una vera e propria biblioteca, che i maggiori comuni italiani mettono a disposizione dei quartieri carenti di biblioteche. Il servizio è gratuito, accessibile anche ai disabili e permette agli utenti di prendere in prestito libri e restituirli grazie ad una fascia oraria dettagliata che organizza il passaggio e le fermate del bus. La capienza di questa biblioteca itinerante è di circa 2000 volumi scelti tra i classici e le novità letterarie del momento, sia di saggistica sia di narrativa. Si tratta di una bellissima iniziativa che, in alcuni casi, raggiunge anche case di riposo, ospedali e centri giovanili. Per quanto riguarda il Bibliobus di Milano, per esempio, con un documento di identità e il domicilio in Italia puoi richiedere la tessera di iscrizione, gratuita e valida sul Bibliobus come in tutte le altre biblioteche del Sistema. La durata del prestito dei libri è di 30 giorni. Se l’opera che cerchi non è disponibile, puoi prenotarla e ti sarà recapitata con il giro successivo.