Jacopo che vive senza libri e senza mamma, cui è morto un amico. Proprio da me doveva venire? «Mi dispiace.» Allungo una mano e gli stringo il polso. «Renato avrebbe saputo ascoltarti meglio di me.» «No!» quasi grida. «Proprio a te volevo dirlo. Tu sei una che capisce le persone. Hai capito lui, per questo ti ho cercata.»
Ogni volta che torno a casa è un momento speciale, non importa che il mio viaggio sia durato una settimana o un mese, che mi sia spostato di poche centinaia di chilometri o sia andato all’altro capo del mondo…
Sole, mare, caldo. È ora di pranzo, molti cercano di occupare un posto in uno dei tanti locali che si affacciano sulla piazza. Scelgo un bar minuscolo, con l’ultimo tavolino libero immerso in una macchia d’ombra…