In occasione di Vinché, la manifestazione che si è svolta il 12 settembre a Carvico, nella bergamasca, ho presentato per la prima volta un libro, La regola dell’eccesso, in un contesto che non fosse lo spazio chiuso di una libreria o di una biblioteca.
È stata un’esperienza insolita, all’inizio anche un po’ straniante perfino per uno scrittore fantasma, allo stesso tempo mi ha coinvolto in un modo speciale. L’evento si è svolto nel parco pubblico, allestito con panche, tavoli e altre sedute composte con balle di fieno, l’offerta di cibo e di vino era di gran livello come la musica del resto. Il blues di Robi Zonca è per me una scoperta recente che, d’ora in poi, mi accompagnerà spesso nelle lunghe ore notturne dedicate alla scrittura. Il gioco di luci sfumava ogni cosa. Ombre, suoni e sapori davano all’atmosfera un che di magico. L’organizzazione della serata è stata curata in ogni dettaglio, come non ti aspetti per un evento collocato tra alberi e prati. Ho letto quattro brani tratti dal libro che ho scritto con Renato Tormenta. Lì, davanti a chitarre e batteria in pausa, avvolta dal buio tagliato dai riflettori, ho sentito la nostra storia ancora più speciale e proporla a un pubblico così vasto mi ha emozionato. Un grazie particolare a Serena Zonca, Alberto Bianchini e a Michele e agli amici che sono venuti ad ascoltarmi anche da parecchio lontano.