Condivido pienamente l’articolo di Francesco Giubilei su Cultora, che suggerisce di uscire dai soliti schemi e regalare libri di editori indipendenti perché “Significa avere un orizzonte più ampio, capire che escono ogni settimana libri validi anche se meno letti dei best seller, libri più profondi, ricchi di contenuti, storie, sperimentazioni, azzardi e piacevoli conferme”.
Credo sia importante ricordare che anche gli autori Indie, i SelfPubPro, sono editori indipendenti. Io, per esempio, che sono uno scrittore fantasma ormai in chiaro (sono una ghost writer, ma il mio nome è in copertina), con i due libri che ho pubblicato quest’anno, La regola dell’eccesso e Tessa e basta, appartengo alla categoria degli autori indie, di quelli che ci mettono la faccia e investono su stessi. Acquistare un libro scritto da un autore indipendente è una scelta diversa, più consapevole, perfino originale, per adesso. È un’esperienza che in più permette al lettore di scambiare facilmente due parole con l’autore, capire come è nata una storia, commentarla insieme. Per il 2016 auguro a tutti gli Autori Indie e ai lettori di incontrarsi sempre più spesso incrociando le penne via mail, sui social o in qualsiasi altro modo sia possibile farlo. Cresceremo insieme. Buone feste a tutti.

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