Cosa stavo dicendo? Nel post precedente – Il Ciocorì, Aldo Nove e George Clooney – eravamo rimasti ad Aldo Nove che nel suo ultimo libro citava il mitico George: “Clooney s’aggira sportivo per un piccolo centro italiano, forse in Toscana, e s’imbatte in una Fiat Idea…”. È così che mi sono ricordata lo spot di cui è stato protagonista il fascinoso attore prima di passare alle cialde della Nespresso. Beh, ci credereste? Io sono una delle pochissime persone in Italia che ancora possiede una Fiat Idea. La mia è grigio argento come il novantanove percento degli esemplari di questo modello, motivo per cui la perdo spesso nei parcheggi dei supermercati e anche nelle vie di Milano, quando non mi ricordo di segnarmi il nome della strada e il civico più vicino al luogo in cui la lascio. Tutto ciò mi reca un gran disagio, perdite di tempo e le critiche di quell’uomo così impaziente che è il primo a essere chiamato in causa quando la macchina sparisce. Io penso sempre che me l’abbiano rubata, lui dice che è un’eventualità remotissima. Ha sempre ragione lui, infatti l’”Idea” si fa ritrovare nascosta dietro i bidoni della spazzatura e nell’ombra di una di quelle ingombrantissime Jeep che ora vanno tanto di moda. Neppure gli specchietti esterni tenuti insieme dallo scotch, quello largo e nero, mi aiutano a identificarla. I parcheggi di Milano sono costellati da auto con i retrovisori precari. Vabbè, del resto a me della macchina non importa un fico secco, quello che conta è che abbia il cambio manuale e sia un po’ alta, per il resto… sì, ci vuole anche la benzina. Mi è capitato di rimanere a secco, per distrazione.
Torniamo al succitato George che s’infila sull’Idea trovata con la portiera aperta. Intanto Aldo Nove ha preso una topica, lo spot non è girato in Toscana, ma sul lago di Como, dove il mitico Clooney e io abbiamo casa. No, non è che abbiamo casa insieme. Lui è giù a Laglio in una villa hollywoodiana, io sto sopra, in montagna e lo guardo dall’alto. Infatti ho la vista lago e con quella mi consolo. Con tutte le storie che circolano su di lui tra lago e monti, davvero tante e alcune incredibili, avevo dimenticato della sua predilezione per l’Idea. Chissà! Proverò a passare più spesso davanti a Villa Oleandra, dove abita, potrebbe essere l’occasione buona per farmi offrire un caffé. In tutti questi anni, ci siamo sfiorati spesso tra rifugi e ristoranti, ma mai incontrati. Questa volta l’Idea potrebbe essere galeotta. (Fine)

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