Visto in anteprima all’Anteo Spaziocinema di Milano, Tutto quello che vuoi è un bellissimo film sul tema del rapporto tra generazioni, interpretato in modo magistrale da Giuliano Montaldo e dal giovane Andrea Carpenzano. Alla fine della proiezione, il regista Francesco Bruni ha spiegato come l’idea del film sia nata da una serie di spunti sviluppati a partire da un fatto biografico, la malattia del padre di Bruni cui fu diagnosticato l’Alzheimer nel 2008, dal trasloco del regista a Trastevere, quartiere di cui si è innamorato e in cui ha ambientato la storia, dal libro Poco più di niente di Cosimo Calamini, un ex allievo, testo da cui ha tratto molte ispirazioni narrative . Da tutto ciò ha preso forma il film.
Francesco Bruni ha messo in scena la storia di un anziano e di un giovane, dalla posizione di chi si trovi anagraficamente a metà tra i due protagonisti, volgendo lo sguardo ora avanti ora indietro. Dal film emerge il rapporto speciale che spesso coltivano gli adolescenti con i nonni, rappresentativi di una generazione vista ancora come punto di riferimento, mentre talvolta vivono i padri come antagonisti. È molto bella e riuscitissima la contrapposizione tra il personaggio dell’anziano poeta, che si aggrappa ai ricordi che gli stanno svanendo dalla testa,  e i giovani che “non sanno” perché, in apparenza, oggi non è più necessario imparare, infatti, è comodo affidare il proprio sapere a un hard disk esterno, sempre connesso e capace di fornire ogni tipo di informazione.  Perà il sapere a portata di mano è solo una illusione.
Il regista ha sottolineato le difficoltà e il rischio di mettere in scena un poeta, ai tempi nostri; i versi che accompagnano la storia, scritti da Simone Lenzi, sono bellissimi: “Nella poesia si può amare chiunque, ma nella vita ami chi ti sta accanto”.
La bellezza del film sta anche nell’attenzione con cui Bruni, in virtù del suo essere prima di tutto sceneggiatore, sa costruire ogni singolo personaggio anche tra i secondari che fanno da supporto alla coppia protagonista Montaldo e Carpenzano, il giovane e bravissimo attore scelto attraverso un casting aperto.
Questo film, un’opera da non mancare, esce l’11 maggio, una data non favorevole, forse dovuta al fatto che Tutto quello che vuoi viene recepito come un’opera difficile, con protagonista un vecchio e un giovane e nessun attore di grande richiamo. Invece è godibilissimo e intelligente, meriterebbe un grande successo e mi auguro lo abbia, smentendo l’idea che in Italia ciò che vale, che ha un contenuto, interessi poco. Nel nostro Paese non si leggono libri, non si va quasi più al cinema e se ci si va si privilegiano i film di cassetta. Sarebbe ora di invertire la tendenza, altrimenti saremo costretti ancora una volta a dare ragione a Pasolini quando diceva che “L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura”.

Tutto quello che vuoi, regia Francesco Bruni

Cast: Giuliano Montaldo, Andrea Carpenzano, Arturo Bruni, Emanuele Propizio, Donatella Finocchiaro, Antonio Gerardi, Raffaella Lebboroni, Andrea Lehotska, Riccardo Vitiello, Carolina Pavone

Trama: Alessandro (Andrea Carpenzano) è un ventiduenne trasteverino ignorante e turbolento; Giorgio (Giuliano Montaldo) un ottantacinquenne poeta dimenticato. I due vivono a pochi passi l’uno dall’altro, ma non si sono mai incontrati, finché Alessandro accetta malvolentieri un lavoro come accompagnatore di quell’elegante signore in passeggiate…

Nella foto: Una scena del film con Giuliano Montaldo e Andrea Carpenzano. Al termine della proiezione in anteprima dell’8 maggio, Francesco Bruni ha ricevuto il premio Miff Awards per la categoria “miglior film in lingua italiana”.

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