Qualche giorno fa ho guardato un film in tedesco con sottotitoli in italiano. Erano le due del pomeriggio e mi ero accomodata con la tazzina di caffè sui cuscini del dondolo. Era nuvolo e sotto di me la vista del catino in cui si dissetano le cime dei pini che circondano il lago di Como era velata da una patina di grigio. Intorno c’era il deserto: le mucche erano in pausa-siesta, come la Tina, il mio #SimilJackRussell, e io avevo tra le mani l’IPad.

Ho curiosato tra i film che mi sarebbero potuti interessare e ho trovato Resurrection, un’opera del 2016 diretta da Kristof Hoornaert di cui non avevo mai sentito parlare. Il titolo mi ha fatto alzare un sopracciglio perché per uno strano caso sto scrivendo una storia vera che ha a che fare con una forma traslata di resurrezione, quindi la trama dei miei pensieri ha deviato e… ho cominciato a guardare il film.

Resurrection è la storia di un uomo maturo, una specie di eremita che vive isolato dalla civiltà avendo come unica compagnia un cane. Costui un giorno incontra nel bosco un giovane semi nudo. Il ragazzo non dice chi è, non dà spiegazioni, non parla, tuttavia l’eremita gli apre la porta di casa e tra i due si instaura un legame. Quando la polizia rivelerà che il giovane è accusato dell’omicidio del fratello, l’eremita dovrà prendere una decisione che travolgerà la sua vita.

Il film è tessuto su atmosfere rarefatte in cui si muovono due soli personaggi, l’eremita e il giovane assassino, a parte il cane che prende la sua porzione di scena; l’ambientazione è unica, fatta eccezione per pochi fotogrammi all’inizio e alla fine del film; i dialoghi sono pochissimi. Forse per questo non ho avvertito la necessità di settare l’audio sull’italiano e ho seguito le didascalie. Mi sono concentrata sulle immagini, la maestosità della natura, le espressioni dei protagonisti, i dettagli nelle inquadrature degli interni, una fotografia splendida, pulita eppure ricca. La storia era scandita su un tempo lento che lasciava spazio alla riflessione. È stata un’esperienza strana, anche straniante a dire il vero, intensa e certo difficile da ripetere.

Un regalo inaspettato che non si farà dimenticare.

Resurrection, 2016, regia di Kristof Hoornaert – Belgio
Attori: Gilles De Schryver, Johan Leysen, Kris Cuppens, Thomas Ryckewaert
Per vedere il trailer andate qui

Immagine dal web

 

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