È il primo giorno dell’anno e sto mangiando un Mon Chéri, uno tra i cioccolatini più lussuriosi che conosca. In questo momento sono sola in casa, a parte Tina, la mia #SimilJackRussel che sta dormendo sul divano. L’unica luce accesa è la lampada sopra il mio tavolo da lavoro, mi fa compagnia la musica di Burt Bacharach, quelli della mia generazione se lo ricordano bene. Insomma, è un momento perfetto per prendere un caffè mentre osservo con distacco il caos assoluto della mia scrivania tra agende nuove e vecchie, blocchi, stampate, appunti, matite e penne di diversi colori. Ci sono anche gli ultimi libri che ho letto da Sant’Ambrogio a oggi: devo fare spazio, sistemarli da qualche parte; ormai è un’impresa in questa casa che trabocca di volumi e manoscritti. Nella pila pesco tre romanzi, tre autori che nulla hanno in comune tra loro e tuttavia mi sono piaciuti. Ve li segnalo nell’ordine in cui li ho letti, senza darvi troppe indicazioni; non faccio recensioni, mi limito a un consiglio, per quel che vale.

Gli squali, romanzo di Giacomo Mazzariol per Einaudi. Il libro racconta il rito di passaggio dell’estate della maturità, quel momento magico in cui hai la vita tra le mani e puoi decidere chi essere, cosa diventare. La mia prima esperienza con questo giovane scrittore, ha solo ventitré anni, mi ha regalato una piacevole lettura; sono curiosa di vedere come maturerà la sua scrittura. Magari tornerò a leggerlo in futuro, tra qualche anno.

La mia ombra è la tua, romanzo di Edoardo Nesi per La Nave di Teseo. L’autore è stato premio Strega nel 2011 con Storia della mia gente, è traduttore di David Foster Wallace. Ho molto apprezzato La mia ombra è la tua, del resto Nesi è una garanzia. I suoi libri, a partire dal primo che ho letto, L’Età dell’Oro, raccontano storie di cui riconosco il contesto e comprendo bene il senso di accorata nostalgia che li attraversa per un passato difficile da lasciare andare. In quest’ultimo romanzo l’autore mette in scena il confronto tra due protagonisti, il Vezzosi, lo scrittore che ha vissuto di rendita su un unico romanzo, e il giovane De Vito che gli fa da “assistente”. Attraverso il percorso accidentato compiuto dai due sia nella memoria sia sulle strade che li conducono da Firenze a Milano passando per Bologna, Nesi descrive ciò che eravamo e ciò che siamo e arriva a mostrarci la strada, l’unica che possiamo percorrere: accettare e superare ciò che è stato e non può tornare per affrontare, ciascuno con i propri mezzi, le difficoltà di un presente confuso e incerto. Leggere Edoardo Nesi per me è sempre un piacere, la sua scrittura non è di quelle che si dimenticano, o si confondono, e sa mettere in scena la realtà in modo leggero e profondo allo stesso tempo .

Asimmetria di Lisa Halliday per Feltrinelli l’ho finito oggi. Ero curiosa di leggere questo libro, la cui fortuna nasce sull’onda di un pettegolezzo: l’autrice è stata vicina per un periodo a Philip Roth, uno tra i maggiori scrittori di lingua inglese, e la prima parte di Asimmetria racconta appunto di una relazione tra un gigante della letteratura e una giovane aspirante scrittrice. Il libro è suddiviso in tre parti, della prima ho detto, la seconda riguarda la storia di un economista “bloccato tra due nazionalità” e la terza propone una intervista al famoso scrittore già protagonista della storia che apre. La Halliday scrive benissimo, la sua scrittura è coinvolgente e di spessore, il successo meritato; in un mondo ideale il riconoscimento che ha avuto le sarebbe spettato al di là del gossip per la sua antica relazione. La struttura di questo romanzo (è poi giusto definirlo così?), prende senso e si compie nel titolo, Asimmetria, per niente immediato nei termini della relazione tra le tre parti di cui è composto. Mi chiedo: se l’autrice fosse stata italiana questo libro, a dir poco sperimentale, da noi avrebbe trovato un editore? Leggetelo, merita!

Infine per l’anno che inizia mi ha intrigato una lista, questa https://www.agi.it/cultura/libri_da_leggere-6812690/news/2019-12-30/, stilata da Alberto Ferrigolo per AGI-Cultura; contiene i titoli di venti saggi utili per “meditare, condividere e magari criticare e discutere”. Non tutti gli autori sono nelle mie corde, ma credo ci sia molto di buono tra cui pescare.

Tina_ghostwriter

Buon Anno e buone letture!

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