Ci sono eventi ineluttabili nella vita di ciascuno di noi. Uno di questi è il cambio divano. D’accordo, il nostro aveva alcuni cuscini affossati, però mi piaceva ancora e avrei preferito rivolgermi a un tappezziere, per ovviare all’inconveniente. Il sant’uomo che condivide il divano con me si è impuntato: “Si cambia” ha detto. “Non conviene spendere una follia per rifare i cuscini, è vecchio e in giro ci sono un sacco di offerte”.  Ho ribattuto debolmente che il consumismo è passato di moda, non sono più i tempi di una volta e che non era una scelta eticamente accettabile, ma fin dall’inizio sapevo che avrei perso la partita. Vabbé, ho ceduto anche se mi sembrava un azzardo acquistare un divano nuovo più o meno nello stesso momento in cui avevamo deciso di accogliere in casa un nuovo peloso. L’ho fatto presente. “Figurati!” ha risposto il mio uomo. “I nostri cani non sono mai saliti sul divano. Basta educarli dall’inizio, come abbiamo sempre fatto”. Ho ceduto di nuovo. Non mi andava di ricordargli che Fabia, l’incrocio di schnauzer gigante che ha diviso la casa con noi quando eravamo giovani e forti, ci costringeva a conversare, leggere, guardare la televisione stando seduti per terra. Con i suoi quaranta chili occupava il divano di allora per intero, non c’era modo di accomodarsi neppure sui braccioli, dove lei da un lato faceva spuntare un orecchio e dall’altro allungava la coda. Dopo Fabia abbiamo avuto altri cani, sempre di taglia piuttosto importante, e li abbiamo educati con impegno per riconquistare l’uso esclusivo del sofà.  Adesso abbiamo capito che dobbiamo fare i conti con l’età che avanza e, dopo che Ila ci ha lasciato, qualche mese fa, abbiamo deciso di adottare un cane di taglia piccola, Tina. Infatti, la taglia del cane diminuisce con il crescere dell’età del suo padrone così come il costo delle creme di bellezza aumenta di pari passo con l’avanzare dell’età della ghost writer (sì, anche i fantasmi si incremano, eccome).
Tina ora non raggiunge i cinque chili e arriverà al massimo a dieci; nelle sue vene scorre anche il sangue dei Jack Russell, una razza dal carattere tostissimo. Tina è arrivata a casa nostra da pochi giorni e da ieri sale sul divano di nascosto, ogni tanto butta per aria i cuscini, così, per allegria. Il padrone di casa ha ingaggiato una lotta senza quartiere: lei sale, lui la prende e delicatamente la mette a terra, sul suo cuscinone. Sento che le spiega che quello è il suo posto mentre il divano è per noi umani, che abbiamo le ossa stanche. A parte che io mi sento pimpantissima (ragazze, è dura avere come compagno un anziano di tre anni più vecchio di te), Tina ha già capito com’è la solfa. Lo guarda adorante, si sistema sul cuscino e appena lui gira la testa, lei salta di nuovo sul divano.
A proposito, il sofà nuovo, come quello vecchio è sempre dello stesso colore: panna. Chissà che fine farà!

Nella foto Tina e il divano nuovo, appena arrivato.

Alma, la sorellina di Tina, è stata adottata dalla mia amica Paola, ma ricordo che ci sono ancora tantissimi pelosi ancora disponibili per l’adozione presso Melissa de La casa dei pelosi che ospita tanti cani sfortunati in attesa di trovare una famiglia. Tina e Alma, che sono state in stallo presso Melissa, in origine sono state salvate dalle volontarie di SOS Difesa Animali. La loro storia è raccontata qui: http://www.iltuoghostwriter.it/2016/07/estate-adottato-tina/

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