Mi sono imbattuta in un articolo del NYTimes  – A New Way to Choose Your Next Book – che prende in esame il modo in cui i lettori scelgono i libri ora che hanno acquisito l’abitudine di comprarli soprattutto online, modificando significativamente le dinamiche di selezione delle nuove uscite. Ne consiglio la lettura a tutti coloro che progettano un libro, soprattutto a quelli che mi propongono di scrivere un libro che loro firmeranno, con l’obiettivo dichiarato di diventare ricchi e famosi.

L’articolo inizia illustrando gli ottimi risultati del settore libri negli USA: nel 2021 ha registrato un incremento di circa il 10% rispetto al 2020 per la vendita dei libri cartacei e qui l’esposizione dei dati si ferma. Per quanto ci riguarda abbiamo rilevazioni più aggiornate. Sul mercato Italia, pare iniziata un’inversione di rotta, ne parla tra gli altri Il Post che segnala l’uscita dei numeri relativi alle vendite dei libri di varia (cioè non scolastici) nei primi cinque mesi dell’anno da parte dell’Associazione Italiana Editori: “rispetto all’anno scorso, quando il settore editoriale aveva ottenuto risultati commerciali molto buoni, si comprano meno libri e si spende meno per farlo. Da gennaio sono stati spesi 565,6 milioni di euro per comprare libri, 27 milioni in meno rispetto ai primi cinque mesi del 2021: una diminuzione del 4,5 per cento. Per numero di copie, cioè di singoli libri, il calo è stato di 1,4 milioni, pari al 3,6 per cento”.

Tornando alle considerazioni del NYTimes, il numero dei lettori migrati dalle librerie all’online è rilevante al punto che è diventato più difficile vendere libri di autori poco famosi o esordienti. Con l’eccezione dei best-seller e dei libri firmati dalle celebrità – attori, sportivi, etc -, la maggior parte degli scrittori non riesce a intercettare una platea di potenziali lettori abbastanza numerosa. Dei 3,2 milioni di titoli monitorati da BookScan negli USA nel 2021, meno dell’uno per cento ha venduto più di 5.000 copie. Immaginiamo quali possano essere le cifre rapportate al nostro mercato e capiamo subito perché la maggior parte degli scrittori per campare fa altro nella vita e quanto sia vera la similitudine che associa un libro appena pubblicato a una goccia nell’oceano.

Come farsi notare? Come emergere? Come avere una visibilità online che favorisca l’incontro con nuovi lettori potenzialmente interessati? La rete è quel luogo in cui i metodi usati in libreria non funzionano. L’articolo del NYTimes elenca una serie di possibili soluzioni basate su app che hanno studiato approcci diversi al problema. C’è Tertulia, un luogo di conversazioni online sui libri per indirizzare i lettori sulle novità; Bookfinity offre consigli personalizzati dopo aver categorizzato il lettore attraverso un sondaggio; interessante Copper, una app pensata per connettere i lettori con gli scrittori che vanta un buon numero di autori iscritti. C’è anche Open Road Integrated Media che commercializza e-book considerati ormai vecchie uscite e pare riesca a raddoppiare le vendite.

E da noi come funziona? Esiste una app che sia un motore di raccomandazione intelligente al punto da innescare il mitico “passaparola”, quello che lancia il volano delle vendite? Non mi pare, così come non mi pare che lo scopo degli editori sia pubblicare per vendere. In un paese con pochi lettori com’è l’Italia, loro stampano a rotta di collo libri spesso destinati a essere resi dai librai dopo una manciata di settimane di permanenza nei negozi: lo spazio costa e non è infinito. Il distributore è forse l’unico a godere. Alla fine gli editori realizzano il fatturato sulle vendite di pochissimi titoli, quelli degli scrittori più affermati, quasi sempre stranieri. Investono poco o niente nella promozione di nuove opere, salvo che gli autori non siano dei famosi non scrittori, allora la musica cambia e certo non per i meriti letterari di costoro. Tutto ciò con le solite eccezioni del caso.

Come si esce dall’impasse? Io non vedo soluzioni all’orizzonte, sono convinta che la situazione non potrà che peggiorare, tuttavia continuo a scrivere le storie degli altri e a leggere, oltre i libri che mi ispirano, anche quel che dicono gli esperti di questo mercato. Seguo, insomma. Nel caso vi farò sapere con un altro post.

Stay tuned!

 

Foto di Fritz_the_Cat da Pixabay

 

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