Ogni volta che torno a casa è un momento speciale, non importa che il mio viaggio sia durato una settimana o un mese, che mi sia spostato di poche centinaia di chilometri o sia andato all’altro capo del mondo…
«Hai tempo, adesso? Volevo finire di raccontarti.» Guardo l’ora. Sono le nove del mattino di domenica. Dormivo. «Mi hai svegliato» bofonchio. «Mi spiace» dice. «Ti ricordi cosa ti ho detto ieri? Bene. Sapevo che Jacopo…
Ho acceso il condizionatore, non resistevo. La vecchia cagna solleva il testone dal parquet e mi fissa riconoscente; la lingua penzolante gocciola sul legno, il respiro si fa meno affannoso. Restiamo in silenzio, a confrontare…
Sole, mare, caldo. È ora di pranzo, molti cercano di occupare un posto in uno dei tanti locali che si affacciano sulla piazza. Scelgo un bar minuscolo, con l’ultimo tavolino libero immerso in una macchia d’ombra…
«Finalmente» sbuffo mentre infilo gli auricolari. «Che stai facendo?» chiede Renato, indifferente. «Stavo… Piuttosto tu. Sei sparito, non rispondi. Qui c’è del lavoro da fare.» «Pensaci tu, dai» sospira. «Sai la novità!»…
Renato Tormenta ogni tanto fa i conti con se stesso. “Sono in uno dei posti più belli di Nizza, passeggio lento, ogni tanto qualcuno dal passo lungo mi sfiora, c’è perfino chi inciampa nel mio bastone. Nessuno si scusa. Li riconosco, sono giocatori impazienti di entrare al Rhul e raggiungere il tavolo del black jack o la roulette”.
Mezzanotte è passata da pochi minuti, sto ancora scrivendo quando arriva una mail, altre foto. Un secondo dopo, Tormenta compare su Skype, l’eterna sigaretta tra le dita della mano buona, la faccia tirata per la…