Sono passati più di vent’anni dalla fine della guerra degli anni ’90 in Croazia e la ricostruzione ha eliminato la maggior parte dei segni che il conflitto ha impresso sul territorio. I più giovani e fortunati quasi non ricordano quel drammatico periodo. Eppure è bene conoscere e non dimenticare ciò che è stato. Se mai avessi avuto dei dubbi a questo riguardo, me li ha tolti Tessa Krevic quando mi ha raccontato la sua storia affinché la scrivessi. Essere la sua ghostwriter mi ha insegnato molto.
Oggi il confine tra Slovenia e Croazia è di nuovo inciso dal filo spinato, in questo caso una misura anti-immigrazione priva di senso. Aumentano i segni di una politica sbagliata, là come in molti altri Paesi. Ogni tanto, a ricordo di ciò che è stato, accade un incidente per una mina che ancora esplode e uccide.  Nonostante il fragore che replica il passato, restiamo indifferenti.

Si stima che in Croazia siano presenti ancora più di 46.000 mine.

Qui un breve estratto da Tessa e basta, romanzo autobiografico, attraverso un contributo in voce.

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