5585Sei biblioteche, una agile raccolta di racconti dello scrittore serbo Zoran Živković, propone sei storie fantastiche che una scrittura pulita, essenziale e fluida, rende in modo realistico. Il filo conduttore dei racconti è il tema della biblioteca, da quella personale a quella pubblica. Lascio al lettore il piacere di scoprire le storie, ciascuna stravagante e coinvolgente, talvolta toccate da riflessi di giallo, e mi soffermo su un racconto in particolare, quello dedicato alla biblioteca notturna in cui un lettore ritardatario si trova di fronte alla possibilità di consultare, nell’arco di un’unica notte, le vite di tutti gli esseri umani come se fossero altrettanti libri. Mi hanno colpito alcuni passaggi in cui ho letto, scoperto, interpretato, una sorta di manifesto dello scrittore fantasma, ombra delle vite di altri che si affidano a lui per tornare indietro nella memoria, fare i conti con i ricordi di una vita, svelarsi a se stessi in una nuova forma, con una nuova identità.

A un certo punto del racconto Zoran Živković fa parlare il lettore in visita alla biblioteca notturna con uno strano bibliotecario: «Se ho ben capito, i libri delle vite sono una specie di diario.» «Li si potrebbe definire così. Però qui si tratta di un diario molto obiettivo. E proprio qui sta la sua principale attrattiva. Non vi è omesso niente, nulla viene nascosto, niente viene descritto diversamente da come è. È del tutto veritiero… Come un documentario. E comunque, anche lei stesso se ne convincerà quando avrà letto qualche libro della vita. Quale vuole prendere?» «… Lei che cosa mi consiglia?» «Quasi tutti scelgono per primo il libro su se stessi. Il che è un po’ strano visto che in un certo senso, hanno già letto quel libro. Però per molte persone esso è ugualmente pieno di sorprese e di rivelazioni. La gente in genere è pronta a dimenticare e a rimuovere.» … «D’accordo, prenderò il libro che parla di me.» …

E ci credereste! Zoran Živković  ha scritto tra gli altri, anche un libro che si intitola Il ghostwriter. È già qui, sul mio tavolo e attende di essere letto.

Sei biblioteche di  Zoran Živković – traduzione dal serbo di Jelena Mirković e Elisabetta Boscolo Gnolo – Tea Editore, 2011

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