Anche un fantasma, sia pure uno scrittore fantasma, ha bisogno di qualche momento di pausa. Passato il giorno di Natale, a Santo Stefano godrò il mio speciale tempo sospeso, una manciata di ore da trascorrere il più lentamente possibile, sfogliando le pagine dei libri che mi sono regalata. Per una volta guarderò un po’ di televisione acciambellata sul divano con Tina, o meglio GhostTina, la mia pelosetta, una delle cose belle che mi ha portato il 2016 insieme alla soddisfazione di avere scritto e pubblicato La Bambina con il fucile, un libro i cui proventi vanno alle attività di @uxilia onlus a favore di donne e bambini e questa cosa è bellissima. Tra una fetta di panettone e la lettura di una quarta di copertina, scoprirò che magari su qualche canale trasmettono la vecchia edizione del Piccolo Lord, ve lo ricordate? Non so quante volte ho visto quel film, non mi piace, ma è uno dei riti che lego al 26 dicembre e così chiuderò la due giorni più dura dell’anno, almeno per me.

In attesa di ritrovarci su queste pagine, tra qualche giorno, mi fa piacere regalarvi tre citazioni sulla pace che fanno molto pensare.

E quando ci domanderanno che cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: NOI RICORDIAMO.
Ecco dove alla lunga avremo vinto noi. E verrà il giorno in cui saremo in grado di ricordare una tal quantità di cose che potremo costruire la più grande scavatrice meccanica della storia e scavare, in tal modo, la più grande fossa di tutti i tempi, nella quale sotterrare la guerra.
(Ray Bradbury)

Credo ancora che la pace e l’abbondanza e la felicità possano essere raggiunte in qualche modo. Io sono un pazzo.
(Kurt Vonnegut)

La pace non è una paradisiaca condizione originaria, né una forma di convivenza regolata dal compromesso. La pace è qualcosa che non conosciamo, che soltanto cerchiamo e immaginiamo. La pace è un ideale.
(Hermann Hesse)

Ci vediamo presto, sempre qui.
Au revoir!

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