Il lavoro del ghostwriter è ancora relativamente poco conosciuto, talvolta risulta perfino misterioso. Spesso chi desidera collaborare con uno scrittore professionista per scrivere insieme a lui una storia, è in difficoltà nella scelta. Quali sono gli elementi da valutare?
Nella selezione del ghost writer cui intendete affidare l’idea di un romanzo che avete in testa o magari proprio la storia della vostra vita, la prima cosa da verificare sono le referenze, i libri che ha scritto e che riportano in copertina il suo nome, le recensioni ricevute e il suo curriculum professionale (un professionista disporrà certamento di un sito/blog personale). In seguito, se ciò che avrete scoperto sulla base di dati certi e concreti vi avrà convinto, sarete pronti per contattare e conoscere il vostro scrittore fantasma.
Una domanda è legittima: come mai lo scrittore fantasma firma i libri che scrive? Per quanto mi riguarda, ho iniziato ad avere la firma in chiaro all’inizio del 2015 (qui spiego perché). Non è una regola, valuto di caso in caso e non firmo la maggior parte dei libri che scrivo, tuttavia occorre sapere che negli ultimi anni il lavoro dello scrittore fantasma si è trasformato ed è tutt’ora in fase di evoluzione. Oggi il ghostwriting comprende una serie articolata di servizi di scrittura su commissione consistenti nella stesura di un’opera, un saggio, un romanzo, una biografia, una ricerca, un articolo, un discorso, un post, comunque un testo che verrà poi utilizzato, pubblicato con in calce il nome della persona che lo ha commissionato in qualità di autore, oppure il nome della persona che lo ha commissionato accanto a quello del ghost writer che lo ha scritto, oppure il solo nome del ghost writer oppure l’autore potrà decidere di fare ricorso a uno pseudonimo letterario. Questo che ho descritto è, in estrema sintesi, il ghostwriting ai giorni nostri. Fino ad alcuni anni fa, il ghostwriting era un servizio con limiti ben più definiti: si commissionava a uno scrittore la redazione di un testo che in seguito diventava un libro pubblicato con il nome del cliente che aveva richiesto il servizio, poi i ghostwriter hanno iniziato a uscire dall’anonimato negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, in seguito anche da noi.

Affidare la propria storia a uno scrittore professionista di consolidata reputazione affinché la traduca in un libro è una scelta che rappresenta un valore aggiunto per il narratore ed è una premessa indispensabile, unica garanzia di base per la buona riuscita del lavoro.

Il ricorso al ghostwriting  ha permesso di realizzare alcuni dei casi editoriali più clamorosi degli ultimi anni, come Open, la biografia di Agassi, scritta da J.R. Moehringer e divenuta uno straordinario successo sia di pubblico sia di critica, rimasta in posizioni di rispetto nelle classifiche di vendita per anni, o come Vendute! e Fabbricante di sogni, ambedue scritti dall’inglese Andrew Crofts, forse il ghostwriter più pagato del mondo.
Questi sono i modelli cui guardo svolgendo la mia attività di scrittore fantasma professionista. Il risultato qualitativo di un libro dipende dalla storia e da come è scritta, ma non solo. Il rapporto tra lo scrittore e il narratore che racconta oralmente la sua storia, è un altro elemento chiave per arrivare a conseguire un ottimo risultato; per questo accetto un incarico solo se sono convinta della validità della storia e della possibilità di instaurare il giusto feeling con il narratore. Per realizzare il libro dovremo lavorare insieme per mesi, condividendo un lungo pezzo di strada. Non è cosa da poco.

Concludendo, la figura del ghost writer professionista assume un ruolo e un peso diversi in relazione all’ambito di specializzazione in cui opera e alla reputazione che può vantare. In sostanza, il ghostwriter che può esibire una certificazione basata su libri di cui è autore in chiaro, quindi quelli che hanno stampato in copertina il suo nome, offre al potenziale cliente il valore aggiunto di referenze certe e verificabili rispetto la qualità della scrittura, oltre al vantaggio di una platea di potenziali lettori fidelizzati. In un Paese come il nostro in cui i lettori scarseggiano e gli scrittori dilettanti abbondano, una reputazione consolidata, le referenze verificate, la prova certa del valore della scrittura, pur non garantendo il successo di un libro (impossibile da prevedere), sono elementi sostanziali per fare una scelta corretta.

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