Sono sempre stata sospettosa riguardo le coincidenze. Grazie al mio lavoro di ghostwriter ho ascoltato le storie di molte persone i cui punti di svolta spesso sono stati determinati da incredibili concomitanze di fatti, dunque le coincidenze esistono e si verificano e ho verificato che si presentano con una frequenza che varia da persona a persona. Per quanto mi riguarda non sempre seguo il sentiero che sembrano indicare, infatti, mi è capitato di non tenerne conto e devo dire che talvolta il tempo mi ha dato ragione. Tuttavia, a volte si verificano casi che ti obbligano a sorridere amaro e a rassegnarti. Per dirla con Saramago, “La vita è tutta fatta di coincidenze” e ad alcune è impossibile sottrarsi. La più rilevante coincidenza della mia vita è il mio cognome, De Ciechi, e il fatto che io sia cecata da sempre. La mia esistenza prima che indossassi le lenti a contatto, ovvero prima dei quindici anni, era avvolta in una nebulosa, anche ora del resto visto che, nonostante le lenti, il mondo non riesce a mostrarsi ai miei occhi per quello che è, ma solo per quello che riesco a vedere io. Magari non è neppure un male.
Il colmo dei colmi, però, la madre di tutte le coincidenze, si è verificata un paio di settimane fa quando, durante una lezione di agility di Tina, l’insegnante che segue la mia SimilJackRussel ha ventilato l’ipotesi che la cagnetta potesse avere un problema con la vista. Fatta la visita oculistica presso un veterinario specializzato, abbiamo scoperto che Tina vede bene se guarda diritto davanti a sé, ma ha una visione periferica limitata, un difetto sul quale indagheremo. Sono comunque colpita dalla coincidenza: cane e padrona ambedue cecati non è proprio usuale. Tina mi ha detto di non preoccuparmi, lei vede quel che basta e poi si regola con il tartufo, il suo naso. Ma il suo olfatto è altra cosa dal mio, infatti, i cani possiedono trecento milioni di recettori olfattivi contro i sei milioni nostri; in compenso Tina si fa distrarre da qualsiasi odore che riconduca a una sostanza più o meno commestibile. Io ho bisogno di certezze. Allora, cosa facciamo? Cominciamo a cercare un labrador che porti in giro tutte e due?

Nel filmato Tina “in allenamento”.

Share: