Cari aspiranti scrittori fantasma, ho accumulato una montagna di messaggi in cui mi chiedete consigli su come iniziare l’attività di ghostwriter. Potrei usarli per accendere il camino o abbandonarli nelle segrete dei castelli della valle della Loira (quelli inglesi no perché sono già affollati. In Inghilterra il traffico lo gestisce Andrew Crofts, forse il più grande tra i ghost). Vista la mole delle richieste, alcune specifiche, altre più ingenue in cui mi lusingate dicendo che vi piace quello che scrivo, il mio sorriso e perfino che si capisce che questo mestiere mi rende felice, non mi resta altra scelta che pensare a cosa potrei fare in concreto per venire incontro ad alcuni di voi.
Lo scorso anno ho tenuto un seminario sul ghostwriting per l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e un laboratorio per Ewwa (European Writing Women Association); ambedue le iniziative hanno avuto molto successo. Dunque perché non ripetere l’esperienza? Questa volta vorrei progettare l’incontro istituendo un numero chiuso per i partecipanti, inoltre vorrei che fosse un laboratorio aderente alle necessità pratiche di un aspirante scrittore fantasma, per questo chiedo a chi è interessato di rispondere a qualche domanda nello spazio riservato ai commenti sotto il post o, meglio ancora, via mail:
- Hai mai frequentato un corso di scrittura?
- Se sì, quale? Lo hai trovato utile?
- Hai mai frequentato un corso di ghostwriting?
- Se sì, lo hai trovato utile? L’insegnante ti è sembrato adeguato?
- Mettiamo che ti venga proposto un incontro di una giornata dedicato all’ argomento che ti interessa con un docente che ti convince (cos’è il ghostwriting, quali sbocchi professionali offre, quali sono i ferri del mestiere dello scrittore fantasma e tutto quel che segue, magari integrato con una prova pratica). Quanto saresti disposto a spendere per frequentarlo?
- Sai che questo mestiere comporta una particolare attenzione a una serie di aspetti legali?
- Se integrassi il programma con l’intervento di un avvocato specializzato lo apprezzeresti?
- Sono curiosa per natura e per deformazione professionale. Voglio sapere: ti piace leggere? Indica il nome di una tua scrittrice o di un tuo scrittore di riferimento e, se vuoi, quale libro hai sul comodino in questo momento.
Ringrazio in anticipo chi risponderà nello spazio riservato ai commenti qui sotto o, meglio ancora, via e-mail.
Il tuo sogno di fare il ghost writer è sempre riposto in quel cassetto che tieni socchiuso? Tiralo fuori e dagli una spolverata per portarlo con te al Laboratorio che sto definendo anche sulla base delle tue risposte.
Se vuoi saperne di più, se ti interessa partecipare manda una e-mail a info@iltuoghostwriter.it indicando in oggetto GhostWriter _InLab e raccontami chi sei e perchè vuoi diventare uno scrittore fantasma (max una cartella). Ti risponderò con tutte le info utili sul prossimo Lab e se poi avremo occasione di conoscerci… Beh, un incontro tra fantasmi è sempre un’occasione molto speciale!
1. No
2. –
3. No, ho fatto alcune esperienze dirette di ghostwriting su commissione
4. –
5. sono in un periodo economicamente difficile e di forte instabilità lavorativa, ma qualche centinaio di euro cercherei di investirli
6. sì
7. da laureata in legge, lo apprezzerei moltissimo
8. Adoro leggere. E’ vero, scrivo da anni e sto lentamente pubblicando, ma la mia passione è leggere. I miei romanzi preferiti sono Guerra e Pace e Memorie di Adriano, in questo momento sul mio comodino (in testa alla pila di libri) c’è il romanzo “Gli ultimi giorno dell’ammiraglio”. Più che uno scrittore-guida ho dei libri-guida. La storia è la vera protagonista, chi scrive è un vettore che le dà l’anima.
Grazie, Sonia, per il tuo contributo. A presto.
Mi piacerebbe molto partecipare anche se poi so che il tempo è tiranno. Anche se ho già esperienza come ghost c’è sempre da imparare.
1 – Hai mai frequentato un corso di scrittura?
Certo che sì
2 – Se sì, quale? Lo hai trovato utile?
Alcuni italiani in sede e sono stati totalmente inutili. Alcuni online stranieri, anglofoni, e sono stati molto utili. I nomi non li ricordo a parte Rob Parnell che è uno dei miei punti di riferimento.
3 – Hai mai frequentato un corso di ghostwriting?
No, mai. Ho alle spalle qualche esperienza di ghost nei primi anni 2000
4 – Se sì, lo hai trovato utile? L’insegnante ti è sembrato adeguato?
5 – Mettiamo che ti venga proposto un incontro di una giornata dedicato all’ argomento che ti interessa con un docente che ti convince (cos’è il ghostwriting, quali sbocchi professionali offre, quali sono i ferri del mestiere dello scrittore fantasma e tutto quel che segue, magari integrato con una prova pratica). Quanto saresti disposto a spendere per frequentarlo?
Non ne ho la più pallida idea. In realtà ritengo che il prezzo dovrebbe essere stabilito da chi organizza il corso sulla base delle sue esigenze e aspettative.
6 – Sai che questo mestiere comporta una particolare attenzione a una serie di aspetti legali?
Già
7 – Se integrassi il programma con l’intervento di un avvocato specializzato lo apprezzeresti?
Moltissimo, ho anche alcuni nomi in mente.
8 – Sono curiosa per natura e per deformazione professionale. Voglio sapere: ti piace leggere? Indica il nome di una tua scrittrice o di un tuo scrittore di riferimento e, se vuoi, quale libro hai sul comodino in questo momento.
Amo leggere, leggo moltissimo e mai un solo libro alla volta. In questo momento ho in corso ‘story genius’, alcuni vecchi libri di Star Trek su cui devo scrivere degli articoli, un paio di libri di tecnologia informatica, Un libro di Massimo Polidoro, un romanzo della Vargas, e mi sto preparando a valutare una 50ina di racconti per un concorso che si terrà a Torino Comics.
Ma quale onore, Massimiliano Enrico! Mi farebbe piacere conoscerti di persona. Intanto grazie per il tuo contributo, sto ricevendo parecchi riscontri. Ti terrò al corrente. A presto.
Sembra abbastanza interessante il mestiere delllo scrittore fantasma(raccontare storie di altri)
Può dare slancio per diventare scrittori seriamente
No, Stefano, fare lo scrittore fantasma non è un’attivtà che “può dare slancio per diventare scrittori seriamente”. Al contrario un ghostwriter è uno scrittore professionista con molta esperienza. Non puoi vendere ciò che non hai, chi lo fa di solito finisce in grossi guai. Vale sempre il vecchio proverbio: intanto impara l’arte e mettila da parte… Se non possiedi le competenze non improvvisare, non ne caverai niente.