Scrivere un romanzo è un’ambizione comune a molti. Per gli scrittori rappresenta un’attività creativa, una passione che tuttavia solo raramente concede loro di sbarcare il lunario in modo dignitoso; i ghost writer, scrittori professionisti che narrano le storie di altri, spesso storie vere, se sono bravi se la passano meglio, poi ci sono quelli che ci provano anche se scrivere non è il loro mestiere e spesso ottengono risultati meno che mediocri. Vogliono “scrivere a tutti i costi” anche se non possiedono le conoscenze di base per affrontare una simile avventura e magari non hanno neppure una storia che possa interessare il pubblico dei lettori. Del resto costoro di solito non amano leggere, lo dichiarano apertamente e magari c’è chi non coglie la contraddizione insita nel voler proporre qualcosa che di norma non si apprezza. Se glielo fai notare ti risponderà che tutti hanno il diritto di scrivere un romanzo così come hanno il diritto di non leggere alcun romanzo, ma così va il mondo.

A dirigere la cucina che gestisce tutti i libri sfornati da penne più o meno abili ci sono gli editori. Minimegaprint ha elaborato una bellissima infografica, la trovate qui, in cui illustra una serie di dati che danno evidenza ai numeri del mondo del libro in Italia, un utile strumento su cui ragionare.

1.500 editori
pubblicano oltre 61.000 titoli l’anno
per 129 milioni di copie.
I lettori sono 23 milioni.

I dati indicati sono riferiti al 2016 – fonte Istat.

Il numero totale di lettori rappresenta il 40% della popolazione, pari a 23,3 milioni di persone, leggono di più le donne in tutte le fasce d’età e, secondo le statistiche, leggono con più assiduità il 73,6% dei laureati, il 48,9% dei diplomati e il 23,9% di chi ha conseguito la licenza elementare. Ma cosa leggono costoro? Ce lo dice sempre l’infografica di Minimegaprint che contiene anche molte altre informazioni.

scrivere un romanzo

 

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