Vi ricordate della mia amica, donna vivace, per temperamento un po’ sognatrice, curiosa, intelligente, aperta alle novità e talentuosa? La “gattara”, per inquadrarla meglio (ne avevo parlato qui: la zampina nella posta). Per soprammercato è anche vegetariana; lo segnalo non perché abbia molto a che fare con l’ultimo incidente di cui è stata protagonista, piuttosto serve a connotare meglio il suo rapporto con gli animali: lei non li mangia e i suoi gatti neanche (almeno non crudi). Tuttavia ogni tanto mi sono giunti i racconti di topini di campagna rinvenuti morti stecchiti sullo zerbino di casa, perfino un serpente, biscia o vipera non si è mai capito. Cargo, il gattone più grosso, spesso si dedica al tiro al piccione con buoni risultati e, per condividere il bottino con la famiglia, talvolta attraversa la gattaiola portando a casa merli, passeri, una volta perfino una povera rondine, poi depositata sul tappetino della cucina.

In questi casi la mia amica veglia stoicamente le spoglie dei malcapitati fino all’arrivo del Mau, il suo compagno, l’incaricato della sepoltura, o forse dovrei dire dello smaltimento. Nell’attesa la gattara si consola whatsappando il suo sconforto con qualche amica.

Ieri sera Cargo e i suoi compari hanno passato la misura facendo trovare sul solito tappeto della cucina – a proposito ora forse è il caso di sostituirlo – il cadavere ridotto a brandelli di un piccolo coniglietto. La mia amica è scappata in soggiorno urlando; i gatti se ne sono ben guardati dal consolarla. Io sono stata il suo primo “genere di conforto”, su WhatsApp, ovviamente.

–        Hanno massacrato un coniglietto. È lì, in offerta, sul tappetino della cucina. Schifosi gattacci! Sono affranta 😢
–        Scommetto che è stato Cargo 🐱
–      
Ho appena controllato la telecamera. Hai ragione, è lui il bastardo!
–       Carogna!
–      
Non hai idea, era un cucciolino di coniglio. All’inizio avevo pensato che fosse un porcellino d’india, poi sono rinsavita e ho visto il ciuffo bianco sotto il codino 🐇
       Capisco e preferisco non immaginare… Tu tranquillizzati, piuttosto hai coperto le spoglie? Immagino che aspetterai che arrivi il Mau per celebrare le esequie.
–       Non sarà contento. Vado a stendere un velo…

Mentre lei procedeva io mettevo sul fuoco la pentola con l’acqua per la pasta. Sempre con un occhio al cellulare.

–         Oddio!!! 😭😭😭 Adesso sul tappetino c’è anche una lucertola senza coda, ancora viva, lei.
–         Non ne hanno mai abbastanza!
–       
Ho chiuso la gattaiola, li ho chiusi fuori. Mi fissano dai vetri della porta finestra  Sono lì, tutti e quattro in fila 🐈🐈🐈🐈. È l’ora della pappa, ma è sicuro che li lascio digiuni. Spero che il Mau arrivi presto. Oltre che rimuovere la salma deve anche salvare la lucertola 🦎.

Ora capisco finalmente la passione dei miei amici per i Supereroi, una sorta di fanatismo che non mi ero mai spiegata fino in fondo: il Mau è uno di loro, in incognito.

–         I tuoi gatti 🐈🐈🐈🐈 sono una banda di killer. La Tina 🐶 non la porto più a casa tua.
–       
Ma no, a lei non farebbero un graffio. Si trattano da cugini.
–        Parenti serpenti. A proposito come gestirete le esequie del coniglietto. Io potrei consigliarvi…
–       
Occorrerebbe fare una ricomposizione.
–        Gli umani li ricompongono nel dettaglio, con ottimi risultati.
–       
Contattiamo.
–        L’epitaffio: Quem di diligunt adulescens moritur. Muore giovane colui che è caro al cielo.
–        Già 🙄
–       Comunque se lo seppellite in giardino ⚰️ metteteci delle pietre sopra.
–      
Non c’è il tempo. Indifferenziata o umido. Che brutta roba!
–      Nooo! 😬
–      Dai, è un buco piccolo da fare. No nella rumena.
–     
Intendevo RUMENTA, che sta per spazzatura. (Il correttore è politically incorrect, chissà chi lo gestisce)
–     
Provo a dirlo al Mau, quando arriva. Però è tardi, è già buio.
–     Comincia a scavare tu. Ci vuole poco, basta un mestolo.

Non ho più avuto notizie. In effetti è da ieri che non la sento…

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Nelle immagini, tra sopra e sotto, i componenti della banda

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