#SocialBook è il titolo dell’incontro che si è svolto il 29 marzo scorso presso la Fondazione Corriere della Sera con l’obiettivo di esplorare e comprendere il fortunato successo di alcuni fenomeni nati da contenuti digitali e arrivati al libro cartaceo. In speciali casi la ricaduta positiva nelle librerie fisiche è stata di portata tale da influenzare il consumo di libri presso i giovani e i giovanissimi. L’evento, coordinato da Alessia Rastelli, giornalista Redazione Cultura Corriere della Sera, ha ospitato gli interventi di Maurizio Ferraris, Presidente del Laboratorio di Ontologia e professore ordinario di Filosofia teoretica, Università degli Studi di Torino; Gianluca Mazzitelli, editore incaricato area Salani e Vallardi, Gruppo editoriale Mauri Spagnol; Stefano Peccatori, direttore generale Sperling&Kupfer, Piemme, Mondadori Electa e CEO Rizzoli International; Elisa De Marco, creatrice del canale YouTube @ElisaTrueCrime; Rokia, scrittrice; Vincenzo Schettini, professore di fisica e creatore del canale YouTube @LaFisicaCheCiPiace.

La Nico e io, curiose di provare a districare almeno un filo del garbuglio che avviluppa il processo di trasformazione in atto riguardo qualsiasi aspetto delle nostre vite, abbiamo deciso di muovere i tacchi per partecipare all’evento. Siamo arrivate pochi minuti prima dell’inizio dell’incontro, la platea non era al completo, ma abbastanza gremita. Fosse stata una presentazione letteraria, lo scrittore di turno sarebbe stato felicissimo. La composizione del pubblico ci ha stupito e per spiegarlo dovrò stare attenta alle parole che uso, ora che vivo in un mondo storto popolato da diversamente pensanti che magari sanno tutto di IA, le intelligenze artificiali, ma hanno perso la loro intelligenza naturale. Vabbè, per dirla facile la sala era occupata quasi completamente da persone anziane, e ve lo racconta una che appartiene alla categoria. Insomma io sono agé, la Nico meno, ma quelli che avevamo seduti accanto, nelle file avanti e dietro la nostra e sparsi per la sala, erano per la maggior parte tres agé. Abbiamo avuto l’impressione che perfino i relatori fossero stupiti della quantità di teste canute che si parava loro dinnanzi. Possibile che tanti vecchi fossero addetti ai lavori (in pensione), o interessati al tema nel piatto? Magari sono frequentatori assidui degli incontri della Fondazione, purtroppo mancava una sia pur minima rappresentanza di giovani e giovanissimi, i fruitori dei prodotti libreschi di cui si discuteva.

Il dibattito comunque è stato illuminante. Gli editori hanno parlato del successo dei libri di cui sono autori gli influencer con un consistente seguito di follower, utile ad assicurare le vendite. Tra gli esempi di cui si è fatta menzione c’è il famoso Fabbricante di Lacrime, tra i libri più venduti in Italia di recente. L’autrice Erin Doom (è uno pseudonimo) nasce su Wattpad, piattaforma digitale dove si scrive, si legge e si commenta ciò che si legge. In seguito Erin Domm pubblica il suo libro su Amazon e qui la pesca Magazzini Salani che ne consacra il successo. Che dire della qualità del testo? Siamo sicuri che sia corretto rifilare simili prodotti ai giovani lettori? Io non l’ho letto, neanche la Nico; le recensioni fanno pensare che non valga la pena farlo, la figlia quindicenne di un’amica ne sconsiglia l’esperienza. A suo dire “avrebbe dovuto essere limato e tagliato in più punti e corretto nelle ripetizioni”, ma la ragazza frequenta il Classico, ha un punto di vista elitario, così dicono quelli che intepretano il sentire del momento. Anch’io ho fatto il Classico un milione di anni fa, roba da dinosauri. È pur vero che gli stessi editori spesso non si preoccupano neppure di fare un adeguato editing al testo. In altri casi setacciano la rete per individuare chi, per esempio, abbia già un seguito come youtuber su uno specifico tema e gli suggeriscono di scrivere un libro (e comunque hanno un ghostwriter a portata di mano).

È solo un fatto di soldi, qui non si parla di scrittori, di scrittura, questi #SocialBook sono prodotti che esistono in virtù del numero di follower dei loro autori e su questo vivono di luce riflessa.

Occorre fare dei distinguo. Non tutti i libri acclamati e di moda online sono ciofeche. Nel corso dell’incontro si è detto del fenomeno TiKTok, altro social dove si parla pure di libri attraverso brevi recensioni video; questa piattaforma è molto seguita da un pubblico di adolescenti che ha rinvigorito le vendite di un ottimo testo qual è La canzone di Achille della scrittrice americana Madeline Miller, uscito in Italia nel 2013 con Mursia. Dunque è sempre sbagliato generalizzare.

Quel che resta da questo incontro, oltre una serie di utili informazioni e l’avere raccolto l’opinione di una Youtuber, Elisa De Marco, che mi ha invogliato a seguire il canale che cura sul crimine, quella di un professore di fisica, Vincenzo Schettini, che spero riesca nell’intento di trovare il modo di svecchiare gli strumenti d’insegnamento e per ultimo, ma non ultimo, il commento di una giovane scrittrice alle prime armi, una c’era, Rokia, che è piaciuta sia alla Nico che a me per l’umiltà con cui ha spiegato il suo rapporto con la scrittura, è altro.

È giusto rifilare ai giovani lettori prodotti letterari che senza i follower dell’autore non avrebbero ragion d’essere? È corretto educare i loro gusti al ribasso? È al passo con i tempi. È triste perché questi lettori potrebbe potrebbero nutrirsi di libri migliori, sognare in grande, imparare a pensare meglio, in maniera più critica.

Gli editori devono far quadrare i bilanci: hanno trovato un modo che li aiuta ridimensionando la qualità della proposta. Investire soprattutto sugli autori che a priori hanno più follower paga. Va bene? È sbagliato, certo, come è sbagliato accontentarsi sempre della seconda scelta, o del male minore. E comunque perseverano, i conti di cassa lo impongono.

Tornando a casa, sulla Metro dell’ora di punta, la Nico e io ci siamo chieste: partecipare a questo incontro ci ha aiutato a capire il presente? Sì, ma ciò che abbiamo appreso non ci è piaciuto.

Qui il link al video # SOCIALBOOK. DAL WEB ALLE LIBRERIE, DAI FOLLOWER AI LETTORI

Altre info su Da una storia alla scrittura del romanzo, così nasce il libro. E poi?

Immagine d’apertura Foto di Free Walking Tour Salzburg su Unsplash

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