Mi ricordo la nostra vita di prima, le strette di mano e i sorrisi, i baci e gli abbracci e uscire senza motivo, e senza angoscia, o per andare incontro agli amici, anche quelli fuori confine…
Il presente contiene allo stesso tempo una catastrofe e una promessa straordinaria. Attrezziamoci per affrontare l’Anno Nuovo, dodici mesi perfino più complicati di quelli che ci lasciamo alle spalle…
Smettete di portare la mascherina sotto la gola invece che sul naso e di sostituirla solo quando è stracciata! Basta pranzi e cene e per ora rinunciate al burraco! Comportandovi da scemi ci impedite di riavere la libertà che ci spetta di diritto…
Isolati, irritati, impauriti, inadeguati, tutti facciamo i conti con noi stessi mentre cerchiamo di tirare a campare con quello di cui disponiamo, spesso risorse zoppe perché limitate nel contatto umano. E abbiamo davanti un lungo inverno…
Cos’è per voi la pazienza? I miei amici più stretti, quelli che mi conoscono bene, mi hanno dato un soprannome curioso: per loro io sono “Prestocheètardi!”. È un modo di dire che mi corrisponde appieno, infatti una volta impostato…
Tutti almeno una volta nella vita hanno incontrato un animale in difficoltà; magari si era perso, o peggio, era stato abbandonato. A me è capitato molte volte e non mi sono mai tirata indietro nel porgere la mano alla zampa che chiedeva aiuto…
Basta social, per un po’. Ho bisogno di silenzio per medicare le ferite di questo tempo matto in cui tutti gridano senza dire niente. Mantengo l’abitudine a postare sul mio sito www.iltuoghostwriter.it, casa mia…