

Prende vita all’Epifania una parte dei progetti nati dalla collaborazione tra Epson Italia e Fondazione Cineteca Italiana, che inaugureranno all’interno del percorso espositivo del MIC – Museo Interattivo del Cinema, una nuova…
Il fondatore di Facebook ha decretato che il 2015 sarà “l’anno dei libri” e ha invitato il popolo di Facebook alla lettura di due libri al mese. Da ieri, dunque, sul social network è comparsa la pagina “Year of books” che al momento in cui scrivo, sono le 16 del 5 gennaio, ha già raccolto oltre 139.000 “Mi piace”. «Leggeremo un nuovo libro ogni due settimane e ne discuteremo qui – è scritto in un post – I nostri libri si concentreranno sull’apprendimento di nuove culture, credi, storie e tecnologie. Suggerimenti per nuovi libri da leggere sono sempre benvenuti». Come primo volume da leggere, Zuckerberg consiglia La fine del potere del venezuelano Moses Naim, un saggio di 300 pagine pubblicato nel marzo del 2013 che parla dell’evoluzione della leadership. «Sentitevi liberi di discuterne, ma mantenete la conversazione attinente a questo libro», raccomanda nel post. L’iniziativa di Zuckerberg è stupefacente di per sé e porterà a chissà quali iniziative da parte degli editori per ottenere la segnalazione di un loro libro. Nel nostro Paese un italiano su due non legge neppure un testo l’anno e i libri non si vendono. Chissà, forse grazie all’iniziativa del vecchio Marck rivolta all’immensa platea di Facebook (1,3 miliardi di iscritti), qualcosa potrebbe cambiare.
L’insolita area espositiva del Centro Commerciale Romaest, interpretata come moderna piazza dedicata alla cultura e all’incontro, ospiterà quaranta opere che fanno parte della più ampia mostra intitolata “Andy Warhol in the city”…
L’editore Penguin ha riconosciuto apertamente che ‘Online Girl’, campione di vendite, è stato scritto da un ghost writer. Il libro di cui figura come autrice Zoella ha venduto…
È una storia dura quella di Chris Kyle, difficile da raccontare. Il libro, edito da Mondadori, narra le vicende di un americano nato in Texas nel 1974 e iniziato alle armi fin da giovanissimo dal padre cacciatore. Arruolato nell’esercito nei Navy Seal, tra il 1999 e il 2009, ha fatto registrare il più alto numero di uccisioni per un cecchino nell’intera storia degli Stati Uniti e ha guadagnato due medaglie d’argento, cinque di bronzo e altre tre dal corpo dei Marine. Tra i nemici si è guadagnato l’appellativo di “al-Shaitan Ramadi”, il diavolo di Ramadi. American Sniper è l’autobiografia di un uomo che si dispiace di non aver ucciso più nemici pur considerando la tragicità e le opacità della guerra e racconta delle sue avventure sul campo di battaglia intrecciandole alle vicende private. Chris Kyle è stato ucciso nel 2013 da un giovane veterano affetto da disturbo da stress post-traumatico a un anno dall’uscita del suo libro. Clint Eastwood ha definito American Sniper “Una lettura straordinaria” e ne ha tratto un film in programmazione in Italia da gennaio.
La mostra “Blow up. Fotografia a Napoli 1980-1990” è un’occasione per il progetto Villa Pignatelli-Casa della fotografia di rileggere il contributo che la città di Napoli ha dato alla cultura fotografica italiana e internazionale, accostando…