Qualche settimana fa è uscita una classifica che indicava come, tra i libri più venduti al mondo, ce ne fossero diversi scritti da ghost writer, ne ho parlato qui. In un altro post, lo trovi qui, spiegavo i criteri di scelta che deve adottare chi intenda rivolgersi a uno scrittore fantasma per scrivere un libro con lui. Dico “con lui”, allo scoperto, perché è di tutta evidenza che l’evoluzione della mia professione di ghostwriter, sta procedendo nella direzione di far togliere il lenzuolo a molti tra gli scrittori professionisti che lavorano producendo buoni libri, raccontando storie, vere o d’invenzione non importa, elaborate insieme a narratori che forniscono un racconto di base da sviluppare. In questi casi il nome del ghost writer in copertina, quando abbia già pubblicato, è un valore aggiunto. Lo conferma la notizia che ho letto su Il Post: Bill Clinton, già presidente degli Stati Uniti dal 1993 al 2001, sta scrivendo un thriller con lo scrittore James Patterson, uno dei più pagati al mondo, c’è già anche il titolo, The President Is Missing. Di sicuro questo libro venderà milioni di copie e sarà scritto con il contributo dei migliori ghost writer cui Patterson, a capo di un’avviata fabbrica di bestseller, da sempre si affida senza farne alcun mistero, infatti i loro nomi sono ben noti.
Clinton può permettersi il lusso di un’operazione in cui lui e Patterson faranno a gara per capire chi tra loro trarrà i maggiori vantaggi; sarei curiosa di dare un’occhiata alle clausole del contratto di ghostwriting stipulato tra Patterson e gli scrittori fantasma che collaboreranno al libro. E chissà quanto incasserà questo bestseller! Sono sicura che sia Clinton sia Patterson si divertiranno moltissimo nel portare avanti insieme questa esperienza.
Scrivere un libro, una storia coinvolgente, è un viaggio bellissimo ancora più se è condiviso tra chi scrive e chi narra, all’interno di una collaborazione costruttiva e feconda. Scrivere con un ghost writer significa concedersi un lusso, anzi, se l’obiettivo è quello di raccontare la proprio storia in un romanzo autobiografico è il massimo dei lussi ed è soprattutto un’emozione forte, da godere appieno. Per dirla con un’espressione cara a Renato Tormenta, il protagonista de La regola dell’eccesso uno dei libri che ho scritto, leggere il romanzo della propria vita scritto con un ghost writer capace di riviverla insieme al narratore, è come concedersi “un giro di pista su un purosangue… o un’uscita con la Ferrari ultimo modello in targa prova“.

Immagine dal web: Ferrari contro la biga, la sfida cinematografica.

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