È trascorso parecchio tempo dall’ultima volta che ho scritto qui, nel mio blog. È stato un periodo intenso, faticoso, ricco di eventi su cui ho scelto di concentrarmi senza distrazioni, ora rientro in quella routine di scrittura che tanto mi piace, mi consola, mi porta altrove e mi fa conoscere mondi diversi. Fare la ghostwriter mi permette di aprire uno squarcio all’interno di esistenze con esperienze particolari, e non è mai una passeggiata comoda, ma è una delle cose che più amo fare nella vita. Del resto ognuno di noi ha i propri vizi.
Di recente ho concluso la scrittura di un memoir che dà voce alla storia parecchio tormentata di un uomo che dopo una vita trascorsa fuggendo da se stesso, rifiutando di guardarsi allo specchio, ora comincia a sbirciare l’immagine che lo riflette a partire dal bordo, poco per volta. È stato un viaggio interessante cui hanno partecipato anche ombre e fantasmi che invece di intimorire e trattenere il protagonista lo spingevano a cercare la luce dove lo attendeva una famiglia che è la sua fortuna. Auguro buona vita al narratore, lo faccio con il cuore.
Nel frattempo ho già avviato una nuova avventura con la scrittura di un libro che mi porterà nelle terre lontane di un altro continente in cui si intrecceranno le storie di due personaggi agli antipodi tra loro. Se con la storia appena conclusa il narratore e io ci siamo cimentati nello scandagliare soprattutto il disagio di un sentimento faticoso nei confronti della vita, ora mi aspetto di andare all’avventura da un deserto a una foresta navigando in acque tumultuose. Mi sto addentrando in una scrittura che so già mi riserverà molte sorprese.
Nella mia attività di ghostwriter l’atto dello scrivere, pur solitario, è il risultato dell’apporto di più persone, infatti la narrazione è il frutto di un lavoro collettivo e condiviso. Da una storia all’altra, da un libro all’altro, acquisisco differenti chiavi di lettura dell’animo umano grazie alla stratificazione delle memorie di nuovi narratori che si mescolano alle mie. I loro ricordi possono essere un’ossessione, o rappresentare delle esperienze, e spesso sono entrambe le cose. In qualche modo sorprendente finiscono per intersecarsi e diventare materiale grezzo nella mia testa. Forse un giorno quello che è l’altra da me che mi accompagna sempre, in cui c’è qualcosa di ogni storia che ho scritto, prenderà vita tra le pagine un libro diverso, solo mio.
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