Sto imparando l’emergenza. Sto imparando cose nuove, tra le tante anche un certo tipo di prudenza che poco mi apparteneva, e la pazienza, e anche una ancora maggiore attenzione per gli altri. Questa esperienza ha già iniziato a cambiare…
Mi scrive un narratore che è anche un amico: “Susanna, abbia cura di lei!”. Ecco, “quell’abbia cura di lei” (“di sé”) mi sa da fine del mondo! C’è il Coronavirus, è vero, ma teniamo duro, facciamo del nostro meglio e ne saremo fuori presto….
Talvolta nelle storie che scrivo entrano in scena anche degli animali, spesso sono cani. Ho messo insieme un elenco di verbi che riguardano il loro agire. La lista è organizzato in ordine sparso, mi piacerebbe integrarla. Aspetto suggerimenti….
Da alcune settimane nel mondo letterario fioriscono le discussioni sul movimento degli Imperdonabili. Si tratta di un gruppo di letterati che dice di proporre un modo nuovo e diverso di scrivere per rinnovare il patto con il lettore…
In questi giorni circola in rete un video che documenta l’esperienza di una mamma che “incontra” la figlia morta grazie alla realtà virtuale. Mi ha messo a disagio spiare l’amore di una madre in lutto messo in scena in modo così spettacolare…
Una sconosciuta mi scrive una email tanto sintetica quanto arrogante per farmi notare un errore di Ágota Kristóf che ovviamente errore non è. È proprio vero che oggi gli ignoranti sono sempre pronti a spiegare agli altri quello che non sanno…
Ho visto The road, il film tratto da La Strada di McCarthy, letto anni fa. Cerco il romanzo nella mia libreria. Non è impresa facile: qui i libri vincono per numero sugli acari della polvere…







