Stanotte ho fatto un sogno fantastico. Ero in un locale molto chic dove c’era un gruppo di ballerini che si esibiva in una coreografia scatenata, la musica e le bollicine mi facevano sentire leggera, di ottimo umore…
Con La Cina sono io (Metropoli d’Asia), Xiaolu Guo ci offre uno spaccato della Cina di oggi, una realtà difficile da esplorare soprattutto se non si conoscono la sua storia millenaria e le sue tradizioni. In questo caso l’autrice esprime un contesto culturale in cui si sviluppa il rapporto tra le arti, musica e scrittura, e la politica e il richiamo che esercita l’Occidente legato all’esigenza di una maggiore apertura del Paese verso l’esterno. La storia prende avvio nella Londra contemporanea, dove la giovane e inquieta Iona lavora come traduttrice. Da una casa editrice riceve un plico contenente lettere e stralci di diario scritti in cinese. Lentamente, anche se dopo varie ricerche e con diverse lacune, emerge la storia di Jian, musicista punk di Pechino incarcerato e poi estromesso dalla Cina per le sue attività “antirivoluzionarie”, il quale, dopo varie peripezie, finisce in un centro per immigrati prima in Inghilterra e poi in Svizzera, e di Mu, la sua ragazza, aspirante poetessa. Quest’ultima, senza notizie di Jian da troppo tempo, contatta un direttore editoriale inglese di passaggio a Pechino e gli consegna lettere e diari suoi e del suo compagno nella speranza di scoprire qualcosa in più. Iona e il direttore editoriale, destinati a innamorarsi, verranno a sapere che Jian è figlio di un personaggio di primissimo piano della politica cinese, motivo per il quale tutte le notizie su di lui sono state censurate. Il romanzo, strutturato anch’esso come un diario, segue il lavoro di traduzione di Iona e parallelamente la sua vita e il suo coinvolgimento sempre maggiore nella storia dei due ragazzi, legati da un amore intenso ma pieno di difficoltà, soprattutto a causa delle ferite profonde di Jian e del suo percorso politico, segnato dal massacro di Tienanmen. Che fine avrà fatto Jian? Riuscirà Iona a ritrovarlo e a far incontrare nuovamente i due innamorati? Questa missione diventa il centro della sua vita e la cambierà profondamente.
Xiaolu Guo è nata in un villaggio della Cina meridionale nel 1973, è scrittrice e regista. È autrice di romanzi, poesie e saggi, in cinese e inglese, che sono stati tradotti in diverse lingue.
Stanotte non ci ho dormito. La famosa sera della pizza con gli scrittori avevo preso per Corso Magenta perché lo aveva suggerito Tom. Sembrava sicuro del fatto suo; avevo obbedito. Forse a quest’ora si può passare…
Dal 14 luglio al 2 agosto 2015, presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta Il Musical Usa – Italia, rassegna che in occasione dei 120 anni dalla nascita del cinema intende offrire…
Uffa, il citofono strilla! Sono le nove, ho appena avviato il computer e già qualcuno mi rompe le scatole. «Buongiorno, c’è una raccomandata!» La Giusi ha il tono della portinaia perfetta, dolce e mellifluo allo stesso tempo…
Il cielo è chiuso da ombre pesanti che forse romperanno in un acquazzone, il lago è deserto, nonostante l’afa. Sono a Gavirate, sul lago di Varese. Mi addentro in un giardino acerbo, dove macchie colorate si alternano…
Dopo il successo della prima edizione, torna a Camogli da giovedì 10 a domenica 13 settembre 2015 il Festival della Comunicazione. Quest’anno l’appuntamento è prolungato a quattro giornate, ricche di conferenze, tavole…