Per scrivere bisogna avere qualcosa da dire che meriti di essere raccontato, lo ricordo ai tanti che negli ultimi mesi mi hanno contattato perché si sono svegliati una mattina e, non sapendo come passare il tempo del confinamento, hanno deciso di “fare un libro”. Di solito costoro sono convinti di avere una storia “unica” da raccontare e sono anche certi che pubblicando un libro si possano fare un sacco di soldi.

A tutti quelli che appartengono alla categoria del “scrivo un libro e faccio i soldi”, e magari non sono neppure dei lettori, consiglio un articolo uscito qualche giorno fa su Internazionale a firma di David Randall, giornalista. Tra l’altro spiega molto chiaramente anche cosa sia l’editoria a pagamento, un servizio che calza a pennello per certi aspiranti autori che invece di fare i soldi, pubblicando con una EAP finiscono per spenderli o, per dirla meglio, li buttano via.

Qui di seguito l’incipit de “Gli editori a pagamento non fanno per voi”; Randall fa riferimento al mondo dell’editoria inglese, quindi non tutto ciò che scrive coincide con la realtà italiana, ma i punti in comune sono davvero tanti.

L’anno prossimo saranno pubblicati due miei libri, il settimo e l’ottavo. La gente ha strane idee su quelli che scrivono libri. La più comune è che chiunque riesca a pubblicare faccia un sacco di soldi. Con due libri in un anno, m’immagineranno sdraiato su una spiaggia ad Acapulco affiancato dai miei domestici che staccano acini d’uva e m’imboccano con delicatezza. Non è così. Alcuni dei miei libri sono stati tradotti in molte lingue, ma dubito di averci mai guadagnato più di seimila euro all’anno, la mia attività di autore è stata essenzialmente un passatempo finanziato da un lavoro ben retribuito come giornalista. Ve lo dico perché il lockdown ha fatto improvvisamente aumentare il numero di manoscritti di aspiranti autori che sognano ricchezze mitologiche. Nelle caselle email di editori e agenti letterari sono arrivate proposte di persone che vanno dall’appena alfabetizzato all’ostentatamente erudito…” (continua qui)

Se invece i motivi che vi spingono ad avviare un progetto di scrittura sono diversi dal “fare un libro per fare i soldi” e vi interessa capire come nasce e si sviluppa la collaborazione con uno scrittore, vi consiglio di navigare il mio sito www.iltuoghostwriter.it. Se andate di fretta cominciate da qui:

Quanto costa farsi scrivere un libro?

Chi è il ghostwriter? Come sceglie le storie da scrivere?

Scrivere l’autobiografia con la “giusta distanza”

Scrivere di sé Vs scrivere un romanzo autobiografico-1°parte

Scrivere di sé Vs scrivere un romanzo autobiografico-2°parte

E tu come la racconti la tua vita?

Scrivere per mestiere, con passione

I ricordi sono appesi a un filo

Scrivere un libro in due: io, ghostwriter, ascolto la tua voce

Scrivere un libro e poi pubblicare

 

Foto di prettysleepy1 da Pixabay

Share: