A proposito della figura del “curatore”, mi viene in mente una canzone di Paolo Conte, o meglio di più canzoni che raccontano la storia del proprietario del Mocambo, un piccolo bar in cui magari ora si ritroveranno editori e politicanti per un caffè…
Con le dita appiccicose di confettura scorro la rassegna stampa delle news sull’iPad: compaiono i soliti titoli a effetto sullo sfascio in corso. Nel mazzo degli articoli che sembrano quasi la fotocopia l’uno dell’altro, c’è qualcosa che mi interessa…
Agli editori serve una scuola che parli di impaginati, carta, font… scrive Rosario Esposito La Rossa. Sono d’accordo: un libro brutto a vedersi e scomodo da leggere può scoraggiare anche il lettore più accanito. E allora è inutile lamentarsi se va male…
Mi ha incuriosito un articolo che parla della Ronzani Editore come di un esempio dell’editoria che tutela la bibliodiversità. Nel loro catalogo ci sono libri che non avrebbero posto e senso nelle immense proposte dei mega marchi. È vero…
Chi è interessato a commissionare la scrittura di un libro a uno scrittore professionista, un ghost writer come me per intenderci, inevitabilmente prima o poi pone la domanda di rito: “Quando il libro sarà finito come faremo a pubblicare?”…
I cinesi scrivono, pubblicano e leggono moltissimo, tanto che la Cina ha superato gli USA e detiene il primato della pubblicazione, in valori assoluti, del maggior numero di novità. Traducono anche opere di autori stranieri…
SELFPQ16 promuove una ricerca sul Self-Publishing. Rispondere al questionario prende meno di cinque minuti, lo so perché l’ho fatto, e invito tutti coloro che hanno esperienza di auto-pubblicazione a farlo. Poter analizzare…