Il “ribasso” delle competenze autoriali esige un accompagnamento alla produzione letteraria che può smarginare dall’editing alla riscrittura, alla scrittura…
A proposito della figura del “curatore”, mi viene in mente una canzone di Paolo Conte, o meglio di più canzoni che raccontano la storia del proprietario del Mocambo, un piccolo bar in cui magari ora si ritroveranno editori e politicanti per un caffè…
Scrivere un libro significa assumersi una grande responsabilità, così come essere lettori consapevoli. Quasi quarant’anni fa Grazia Cherchi, intellettuale e storica editor italiana, citava Kafka per ribadire che un libro merita di essere letto solo se…
Ci avete fatto caso? Lo stile di certi autori è omologato al punto che alcuni dei loro libri potrebbero essere stati scritti indifferentemente dall’uno o dall’altro, al netto della trama. Dietro al ribasso dello stile c’è la mano dell’editor, ma non solo….
A volte, leggere anche poche pagine di alcuni dei testi che ricevo in visione mi deprime. Molti sono inaccessibili già nella forma: caratteri per una vista da falco, righe fitte e margini inesistenti. È proprio vero, fare editing è da masochisti…
Il Guest Post di Nicoletta Molinari offre il punto di vista della mia editor sul viaggio che di recente abbiamo fatto insieme a New York. Io e lei siamo come l’acqua e l’olio. In comune abbiamo ben poco e i nostri gusti sono molto diversi…
Nicoletta, dammi la tua definizione del lavoro di editor. “È difficile risponderti perché le definizioni sono riduttive, io le trovo addirittura claustrofobiche. L’editing è un’operazione, passami il termine, che richiede amore per il libro…”