Il Guest Post di Nicoletta Molinari offre il punto di vista della mia editor sul viaggio che di recente abbiamo fatto insieme a New York. Io e lei siamo come l’acqua e l’olio. In comune abbiamo ben poco e i nostri gusti sono molto diversi…
Chi scrive lo sa, a volte capita di stentare a trovare la giusta concentrazione per la storia cui si sta lavorando e allora tanto vale divagare, lasciare spazio alla fantasia e iniziare un altro viaggio lungo lo spazio di un racconto molto breve…
Ne “L’altra Eszter” Magda Szabó ci conduce nel mondo interiore di Eszter, donna inquieta che mai è riuscita a superare le conseguenze di quanto patito in un’infanzia e un’adolescenza terribili, con sullo sfondo la guerra in Ungheria…
New York non mi ha presa fino in fondo, ma mi è piaciuta molto soprattutto per certi quartieri, così diversi tra loro, per il confine che esiste sempre, e resiste, in cui sfumano le differenze di chi lì abita e mantiene una propria identità…
Secondo parte dell’intervista ad Alastair McEwen, scrittore e traduttore di autori quali Umberto Eco, Roberto Calasso, Alessandro Baricco, Vittorio Sgarbi, Aldo Busi, Antonio Tabucchi e tanti altri ancora. Ad oggi ha tradotto oltre 90 libri…
Dice Alastair McEwen: “Di certo ti sorprenderò confessando subito che non ho mai capito veramente cosa sia la traduzione. È un’arte, una scienza, una professione, un mestiere, un sogno impossibile o magari un voto di eterna povertà?…
A giorni esce, in inglese, My last year in New York, romanzo ispirato alla storia di una giovane italo-americana, Annalisa Menin. Sono davvero pochi gli scrittori italiani cui capita di vedere il lancio di un proprio libro nella Grande Mela…