Scrivere un libro, scrivere un’autobiografia, scrivere un romanzo autobiografico: perché? Raccontare, chiudere la vita in un libro, è un viaggio straordinario e forse il solo modo per mettere ordine, dare forma al tempo della nostra esistenza…
Io ghostwriter dico al mio narratore: sono qui per ascoltare la tua voce partecipando alla tua fatica nel riattraversare ricordi difficili, rispettando il tuo dolore, sorridendo e ridendo con te, condividendo i silenzi che pesano più delle parole…
Non ho alcuna simpatia per i dilettanti allo sbaraglio, qualsiasi direzione seguano, quindi sto stretta dentro questo tempo in cui l’ignoranza è un vanto e sono tanti quelli del “dai, proviamo, che vuoi che sia”. Quando poi vengono a pietire…
Io cerco buone storie che valga la pena raccontare. Mi piace lavorare su storie ispirate dalla realtà, tradurre in un romanzo le vicende reali che mi racconta chi ne è stato protagonista e combinare la sua voce con la mia capacità narrativa…
A New York per presentare “Il mio ultimo anno a New York”, ho parlato del mio modo di fare ghostwriting per scrivere un romanzo basato su vicende reali e di come lo stile di scrittura debba essere coinvolgente per conquistare i lettori…
Presentando “Il mio ultimo anno a New York” nella Grande Mela, ho avuto modo di rispondere ad alcune domande chiave: quanto è difficile per lo scrittore trasformare le emozioni di un’altra persona in parole? E quanto pesa la fatica del narratore?…
Oggi il telefono ha squillato rimandandomi una bella voce maschile: «Buongiorno, lei è la scrittrice? Mi scusi, ma sono a disagio per quello che devo chiederle… Mi può scrivere una dichiarazione d’amore? E anche un po’ di messaggi WhatsApp.»…