Agosto sta per compiere il suo destino. La montagna mi ha regalato tanto sole come non capitava da anni. Mi ricordo la bellezza del lago di Como visto dall’alto, un miraggio nella densa coltre di nebbia che avvolge le macerie d’Italia…
Ecco un’altra delle storie sparse del ghostwriter. Le fantasie dello scrittore fantasma sono piene di scampoli di realtà, di racconti filtrati dal tempo e magari mescolati con l’attualità di vicende ancora incompiute, in continuo divenire…
Chi scrive lo sa, a volte capita di stentare a trovare la giusta concentrazione per la storia cui si sta lavorando e allora tanto vale divagare, lasciare spazio alla fantasia e iniziare un altro viaggio lungo lo spazio di un racconto molto breve…
Alla fine ho scritto un racconto distopico: «Te lo ricordi quando uscire era una cosa normale?» Jamila gli chiuse le spalle in un abbraccio. «Andavamo in giro perfino senza un motivo, per prendere un caffé, per andare dal parrucchiere…
Il ricordo dei bimbi siriani uccisi dai gas sta già sfumando. Altre tragedie, altri morti hanno ora la nostra attenzione. L’Occidente dimentica in fretta, sempre più indifferente. I cattivi pensieri, i pensieri amari, mi hanno ispirato un racconto.
A volte capita di posare lo sguardo su un’immagine che ci è familiare. Sappiamo che ci converrebbe passare oltre, invece ci soffermiamo proprio su quella fotografia mentre affiora un ricordo che riporta a galla sensazioni sopite…
Qualche tempo fa ho assistito all’arrivo in Italia di un carico di cani provenienti dalla Spagna: erano quasi tutti galgo, salvati dalle perreras spagnole, canili in cui è difficile sopravvivere. Alla fine di un viaggio di duemila chilometri…