Ho scoperto un video che mi ha incantata, anzi ipnotizzata. Si intitola Fugue, realizzato dalla Optical Arts, e riunisce la forma musicale della “fuga” all’enunciato di Anna Frank nel suo Diario: “Quel che è accaduto non può essere cancellato…
Ce la sentiamo di stare a volto scoperto in mezzo alla gente, all’aperto, s’intende, o di cenare nella sala di un ristorante, sia pure garantiti dai tavoli posti a debita distanza, o di ficcarci in un centro commerciale per farci tentare dai saldi…
Pare che Mick Jagger abbia rinunciato a scrivere la sua autobiografia. Forse Mick alla fine non se l’è sentita di lasciarsi andare a raccontare la sua verità, forse l’uomo scatenato sul palco è tutt’altro da quel che ci ha lasciato vedere di sé…
Aumenta il volume delle polemiche sull’utilizzo dello schwa, il simbolo “ǝ” che nell’alfabeto fonetico internazionale designa la vocale centrale media, ora usata da coloro che hanno deciso di adottare un linguaggio più inclusivo: per esempio…
Qualche giorno fa una giovane donna mi ha scritto dicendomi che voleva le suggerissi una frase da usare per un tatuaggio che aveva intenzione di farsi fare sulla spina dorsale. La frase in questione doveva essere dedicata al suo papà…
L’indice è un elemento di attenta riflessione per molti autori. Io lo curo così come il testo e non ho una regola fissa nella sua redazione, lo vario in modo coerente alle necessità della narrazione, a come la sento, ai personaggi che la abitano…
Di che profumo sono fatti i sogni? Magari di quello del legno che si porta appresso schegge di ricordi, i colori di mondi lontani, il sapore della giovinezza e la nostalgia per persone e luoghi di cui oggi forse tanti non comprendono la bellezza…